È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ALZHEIMER: NEL 2020 RADDOPPIO IN SICILIA DEI MALATI
30 Mar 2010 20:18
L’eccellenza nel campo dell’assistenza ai malati di Alzheimer, con una serie di centri diurni attivati a Ragusa e Comiso, è stata oggetto di positiva analisi, nei giorni scorsi, di una fase dei lavori del settimo corso nazionale di aggiornamento di neurologia, quest’anno dedicato alla demenza. L’appuntamento si è svolto a Catania e ha visto la partecipazione dei presidenti delle società scientifiche più importanti, tra cui il presidente nazionale della Sin, la società italiana di neurologia, Antonio Federico e il presidente della Sno, società neurologici ospedalieri, Domenico Consoli. Il corso è stato organizzato dal dott. Erminio Costanzo del Cannizzaro di Catania e ha focalizzato l’attenzione soprattutto sul rapporto che c’è tra l’invecchiamento celebrale e le demenze. Tra gli interventi anche quello del dott. Antonio Di Paola (nella foto), coordinatore regionale della Federazione Alzheimer, che ha rimarcato la necessità di avviare un reale confronto con le famiglie degli assistiti, per comprendere concretamente come sviluppare le future politiche di assistenza sanitaria. “Per il settimo anno consecutivo si è svolto il corso di aggiornamento – spiega Di Paola – quest’anno dedicato alla demenza, con il supporto del direttore generale dell’Azienda Cannizzaro, Francesco Poli, che tra l’altro è una delle persone di cui il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha massima fiducia e con cui si consiglia anche per le scelte regionali nel campo della sanità. Ho parlato a nome del coordinamento delle varie associazioni siciliane che si occupano di Alzheimer. Come familiari dei malati di questa patologia, attendiamo con fiducia gli esiti della riforma sanitaria che è in atto in Sicilia prima di esprimere un giudizio finale. Seguiremo da vicino le varie tappe”. Di Paola si è posto come portavoce delle esigenze dei malati di Alzheimer, in modo da interloquire con Poli e dunque con il presidente Lombardo. “Si è pensato alla creazione di posti di lungodegenza riducendo i posti per acuti, in modo da avviare una politica dedita al risparmiare. Noi crediamo che si debbano aprire anche delle strutture dedicate alle malati di Alzheimer, passando così dalle parole anche i fatti, dando dunque risposte concrete anche rispetto a situazioni di evidente criticità”. Una richiesta condivida non solo dalla Federazione regionale Alzheimer ma anche dalle organizzazioni scientifiche con cui è stato stretto un rapporto molto forte e che si occupano non solo di neurologia ma anche di psichiatria e geriatria. Una sintesi tutta siciliana che è ben vista a livello nazionale come modello da esportare. In Italia esistono infatti tre organizzazioni differenti di malati di Alzheimer. Si tratta della Federalzheimer Italia, dell’Aima e dell’Alzheimer Uniti. Ma nell’isola si è riusciti a far fronte unico e a porsi come seri interlocutori con le organizzazioni dei medici e con le società scientifiche di neurologia, psichiatria e geriatria. “Stiamo concludendo un intenso confronto per poi presentare alla Regione un documento unitario che parte dalla classe medica e dalle organizzazioni dei familiari. La Sicilia è prima in Italia nel proporsi in modo compatto verso un problema così grave – conclude Di Paola – Si stima che nel 2020 ci sarà un’epidemia di demenze. Ed allora occorre fin da subito pensare all’organizzazione di servizi assistenziali adeguati. Si presume che nel 2020 in Sicilia potrà salire fino a 120 mila il numero di malati di Alzheimer, il doppio delle cifre attuali”.
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