Con “Tentazioni d’Opera” della compagnia Crete Danza si è chiusa la 11ᵃ edizione di DanzArt Festival a Ragusa

Dominato dalla bellezza architettonica e avvolto dalla luce soffusa della sera, il sagrato della Cattedrale di San Giovanni ha accolto ancora una volta le emozioni di DanzArt Festival, contenendole come in un abbraccio. La piazza gremita ha respirato con gli artisti, si è lasciata trasportare dalle storie narrate dai corpi. Ogni passo, ogni nota, ogni parola, ogni battito ha contribuito a rendere l’atmosfera magica, intensa, viva. Un connubio perfetto tra arte e luogo, dove la città si è fatta teatro, voce, presenza.

Diretto da Cetty Schembari e promosso dall’associazione Maria Taglioni, con il sostegno del Comune di Ragusa, DanzArt Festival si è confermato anche quest’anno come uno dei momenti culturali più significativi del territorio. Non semplici spettacoli di danza, ma autentici eventi performativi di rilievo e risonanza, capaci di coinvolgere un’ampia platea, appassionando e sorprendendo. Ieri sera l’ultimo appuntamento, “Tentazioni d’Opera”, ha chiuso una 11^ edizione memorabile che ha saputo conquistare e incantare chi ha seguito, sera dopo sera, i suggestivi eventi del festival. Firmato dalla compagnia Create Danza con la regia e le coreografie di Filippo Stabile, ha condotto gli spettatori in un viaggio emozionale tra celebri arie di Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini. I corpi dei danzatori si sono fatti voce e dramma, incarnando simboli e passioni, trasformando la grande lirica in un racconto fisico, immediato e profondamente contemporaneo. Uno spettacolo intenso, dove ogni gesto evocava una melodia, ogni sguardo risuonava di poesia. I danzatori Francesco Rodilosso, Alessandra Nicoletti, Filippo Stabile, Carola Puglisi, Alex Rampo, Raphael Burgo e Francescopio Minio hanno incarnato passioni e destini delle opere Traviata, Aida e Tosca, lasciando che il gesto si intrecciasse con la musica in una sintesi armoniosa e coinvolgente.

Un omaggio all’opera lirica, ma anche una dimostrazione di quanto il linguaggio della danza possa essere contemporaneo, accessibile, universale. “È stata un’edizione unica – ha commentato la direttrice artistica Cetty Schembari – Un ringraziamento sentito va a tutte le compagnie, agli artisti, alle istituzioni che hanno reso possibile questa magia condivisa. E al pubblico, che ogni sera ha riempito le piazze con calore e attenzione. DanzArt Festival si congeda con grazia, ma i suoi passi leggeri e profondi rimangono testimoni di un racconto che, attraverso il corpo, la musica e la poesia, ha saputo lasciare un segno indimenticabile”.

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