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“Scenica” infiamma Vittoria: tra infanzia, memoria e utopia collettiva
19 Mag 2025 17:57
Il centro storico di Vittoria non è mai stato così vivo. È bastato un inchino — letterale e simbolico — per accedere al cuore di Scenica, il festival internazionale di arti sceniche che, alla sua 17ª edizione, continua a sorprendere per visione e coraggio. In una Sicilia che guarda avanti, Scenica crea ponti tra generazioni, lingue artistiche e memorie collettive.
Il secondo fine settimana del festival ha trasformato la città in un palcoscenico diffuso. Tra spettacoli, incontri e performance site-specific, ogni spettatore si è ritrovato parte di una comunità temporanea, chiamata a partecipare e non solo ad assistere. Come accaduto con “Totò degli alberi” della compagnia Kuziba Teatro: un minuscolo teatro elisabettiano in Piazza del Popolo ha costretto gli adulti ad abbassarsi per entrare, rendendo omaggio al mondo dell’infanzia. Tratto da Il barone rampante, lo spettacolo ha capovolto le prospettive: i bambini in alto, gli adulti in basso, e una storia fatta di legno, stoffa e meraviglia.
Nel pomeriggio, Wunder Casa-Teatro si è trasformata in un laboratorio di incanto con “Tre Storie” di My!Laika: 45 minuti in cui circo, burattini e musica live si sono fusi in un racconto ironico e poetico, adatto a tutti i pubblici.
A chiudere il weekend, un pugno nello stomaco: Davide Enia ha portato in scena “Autoritratto”, toccante orazione civile sulla tragica vicenda di Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito di mafia, rapito e ucciso a soli 15 anni. Con il corpo, la voce e il dialetto, Enia ha trasformato la scena in un atto di resistenza e memoria, accompagnato dalla musica intensa di Giulio Barocchieri e dalle luci di Paolo Casati.
Ora il festival si prepara al gran finale con un programma fittissimo e multiforme. Lunedì 20 maggio spazio all’improvvisazione musicale con “Conduction – Transduction” nel Chiostro delle Grazie. Il 21, il corpo torna protagonista con “Inertia” della compagnia Sur Les Pointes, indagine poetica su ripetizione e movimento. Il 22 e 23 maggio arrivano “Anima e Cuore” della compagnia sarda Is Mascareddas, omaggio alla tradizione burattinaia con musiche dal tango argentino al belcanto.
Attesa alle stelle per la prima nazionale di “Cronaca di un evento” (23–25 maggio), performance itinerante tra auto e cammino a cura di Ultimi Fuochi Teatro. Nel frattempo, Paul Morocco infiammerà la scena con il suo esilarante Olé Comedy Show!, mentre “T’amerei anche se fossi brutto” (23 maggio) darà nuova voce a Rossana, per riscrivere la storia di Cyrano in chiave femminile.
Il 24 e 25 maggio, Kataklò torna con “Back to Dance”, inno coreografico alla vita, tra repertorio e inediti. E per chiudere, la sera del 25, l’abbraccio musicale della Piccola Orchestra dei Popoli, che riunisce musicisti di varie nazionalità con strumenti nati dal legno delle barche dei migranti. Un concerto che è molto più di musica: è integrazione, è Mediterraneo, è speranza.
In parallelo, continuano laboratori per bambini, mostre fotografiche e letture in piazza a cura dei volontari di Nati per Leggere. Il 24 maggio è invece atteso l’esplosivo concerto dei Ko Shin Moon, al Chiostro delle Grazie.
Promosso dall’associazione Santa Briganti con la direzione artistica di Andrea Burrafato, Scenica è sostenuto da Comune di Vittoria, Regione Sicilia, Ministero della Cultura e altri enti. Ma più di tutto, è sostenuto da una comunità che ha deciso di non smettere di credere nella cultura come atto collettivo, visionario e necessario.
Per info, programma e biglietti: www.scenicafestival.it
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