36 i migranti fuggiti, nessuno positivo. Ammatuna: “Al momento situazione tranquilla”. ConfCommercio: “E’ una bomba a orologeria”

E’ il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, a dare aggiornamenti circa l’incendio e la fuga dall’HotSpot della città da parte di alcuni migranti.

“Alle ore 9:00 di oggi si è svolta una riunione operativa in video conferenza tra il Ministero degli Interni, la Prefettura di Ragusa, le Autorità Sanitarie e il Comune di Pozzallo.
Si è fatto il punto della situazione dopo l’incendio di ieri che ha provocato gravi danni nel padiglione centrale dell’hotspot.

E’ stata già eseguita la sanificazione del padiglione donne che potrà essere reso usufruibile a breve. Nella notte 20 migranti sono stati trasferiti in località Cifali è una parte di essi sono stati collocati in apposite tende.
Fra i fuggitivi che sono 36, di cui nessun positivo al covid, 7 di questi sono stati ripresi e attualmente si trovano all’interno della struttura che ospita 78 migranti.

In questo momento la situazione è assolutamente tranquilla.
Un doveroso ringraziamento va alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco, agli Operatori che insieme hanno saputo far fronte alla difficile situazione creatosi.

Ancora una volta la grande sinergia istituzionale tra Ministero dell’Interno, Prefettura, Forze dell’Ordine e Comune è stata fondamentale per ricreare, nel giro di poche ore, una situazione di normalità che ha tranquillizzato la Comunità pozzallese”.

La ConfCommercio di Pozzallo a interviene sulla vicenda ed esprime, invece, grande preoccupazione:

“Reputiamo di una gravità eccezionale quanto accaduto ieri all’hotspot di Pozzallo. In un momento simile, la rivolta dei migranti rischia di scatenare una vera e propria bomba a orologeria sul piano prima di tutto sanitario alla luce dell’emergenza Covid-19”.

E’ quanto afferma il presidente sezionale Confcommercio Pozzallo, Giuseppe Cassisi, facendo riferimento all’episodio verificatosi nel tardo pomeriggio di ieri quando alcuni migranti hanno dato fuoco ai materassi e, approfittando del fatto che le porte della struttura sono state aperte, si sono dati alla fuga, disperdendosi per il territorio circostante. La maggior parte sono stati rintracciati.

Alcuni tra questi migranti erano in quarantena. “Occorre rivedere i sistemi di sorveglianza – continua Cassisi – non si possono continuare a correre di questi pericoli. Neppure ammissibili possono essere ritenute le condizioni in cui operano le forze dell’ordine, abbandonate a sostenere rischi molto elevati. La problematica della gestione dei migranti risulta essere caricata completamente sulle loro spalle e tutto ciò non può essere. Chiediamo interventi concreti e immediati. L’episodio di ieri a Pozzallo dimostra che non c’è tempo da perdere”.

Interviene anche il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, il quale sostiene che “a Pozzallo la situazione è diventata incandescente. E anche se trascorrono giorni senza che non se ne senta parlare, episodi del genere poi rilanciano in tutta la loro gravità una questione che merita di essere affrontata con gli strumenti adeguati. Occorre una politica dell’immigrazione degna della situazione e di questo particolare momento storico. Con tutti questi rischi non si può andare avanti. Sollecitiamo azioni concrete”.

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