Waterfront e architettura: il prof. Carpenzano a Ragusa racconta il dialogo tra terra e acqua

Non è mai stato semplice il rapporto tra terra e acqua. Questo dialogo millenario, spesso segnato da conflitti e abusi, torna al centro del dibattito grazie al terzo appuntamento di Cogitare al Living del Pata Pata, con il professor Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Esempi storici e architettonici: Roma, Venezia e Modica

Con il tema “Le forme dell’acqua tra la terra e il mare”, Carpenzano ha analizzato come l’acqua plasmi le città, diventando vincolo, barriera e risorsa. Roma, Venezia e Modica sono stati i tre esempi su cui si è concentrato: dal Tevere e le fontane romane agli acquedotti, dalle case costruite su milioni di pali di legno a Venezia, fino ai due fiumi di Modica, coperti dopo l’alluvione del 1926.

Critica all’edilizia costiera iblea e la ex Fornace Penna

Il professore ha criticato l’edilizia costiera iblea, definita frutto di ignoranza e corruzione, con costruzioni sugli scogli che chiedono alla collettività di finanziare la loro urbanizzazione. Ha inoltre evidenziato il valore storico e artistico della ex Fornace Penna, progettata da Ignazio Emmolo, esempio raro di architettura industriale siciliana.

L’incontro, valido come credito formativo per l’Ordine degli Architetti di Ragusa, ha attratto anche il pubblico non specializzato, mostrando come architettura, storia e cultura possano dialogare con il territorio e le sue acque.

Prossimo incontro: Matteo Saudino e “Anime Fragili” a Sampieri

Il prossimo appuntamento della rassegna sarà sabato 23 agosto alle ore 19.00 a Sampieri, con il filosofo Matteo Saudino, che presenterà il libro Anime Fragili in conversazione con la giornalista Viviana Sammito.

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