VIVACE DIBATTITO TRA MAGGIORANZA E PRESIDENTE GARAFFA SULLE SEDUTE ANDATE A VUOTO DEL CIVICO CONSESSO

Tre varianti al P.R.G. approvati a maggioranza, due punti  ritirati, il consiglio comunale, dopo una sospensione di cinque minuti riprende i lavori. La seduta è stata dal consiglio dopo un dibattito molto vivace tra i consiglieri della maggioranza e il presidente del consiglio sulle ragioni delle convocazioni del civico consesso, malgrado le comunicazioni del sindaco e della maggioranza a non tenere le sedute.

Presenti ventisei consiglieri la seduta si apre con un intervento del consigliere Piero Covato che chiede l’anticipazione dei punti posti all’ordine del giorno e poi trattare le interrogazioni. Alla base della richiesta l’importanza sociale dei punti. Il consigliere Vito D’Antona ritiene che tutti i punti posti all’ordine del giorno sono importanti e urgenti da trattare e non ci sono punti che lo siano di meno. Ritiene di proseguire a trattare secondo agenda. Se c’è un punto o due punti particolari per il quale ci sono cittadini presenti in aula e interessati si possono anche anticipare.

Certamente non tutti i punti. I cittadini devono sapere per quale ragione per tre sedute consecutive i consiglieri di maggioranza non hanno partecipato al consiglio comunale.

Il consigliere Luigi Giarratana si meraviglia del fatto che il consigliere D’Antona si sbalordisce della richiesta.

Ricorda al consigliere D’Antona che ci sono state richieste dei consiglieri e del sindaco circa il rinvio dei consigli passati che non è stato accolto. Propone di mettere ai voti l’anticipazione dei punti.

Il consigliere Giovanni Scucces ritiene che il consiglio, oggi presente con 26 consiglieri, non può essere condizionato dalla presenza del pubblico. Quindi vanno trattate le interrogazioni con il pubblico possa prendere coscienza del lavoro che si svolge in questa aula. Contrario all’ anticipazione se non dopo la discussione sulle interrogazioni. Il consigliere Carmelo Cerruto si dichiara d’accordo con l’anticipazione di un solo punto: quello che è d’interesse del pubblico presente.  Il consigliere Andrea Rizza dichiara il suo disaccordo per l’anticipazione dei punti. Al consigliere comunale Giarratana ricorda che una seduta è stata rinviata per la mancata presenza del sindaco dove, peraltro, la sua presenza non è obbligatoria. Ingiustificate poi le assenze dei consiglieri di maggioranza nelle sedute in questione.

Il presidente mette ai voti l’anticipazione dei punti. La proposta è accolta a maggioranza con sedici voti a favore e dieci voti contrari.

Il consigliere Andrea Caruso dichiara di uscire dal gruppo “Fare Modica” e si dichiara indipendente per i motivi che sono stati già resi e che riguardano il metodo usato per condurre l’attività consiliare e amministrativa che non coincidono con quelli del gruppo di cui fa parte e che quindi non può più rappresentare.

Il consigliere Cappello dichiara che da questo momento è il nuovo capogruppo e il consigliere Armenia vice capogruppo.

Il presidente Garaffa introduce il punto relativo a una variante al PRG finalizzata all’ampliamento del Villaggio Albergo con centro socio-riabilitativo per disabili “Kikki Village” sito in c.da “Turischedda”.

Il responsabile del procedimento ha consigliato il ritiro del punto che l’assessore Giorgio Belluardo in quanto manca un adempimento che la società proponente deve fare.

Il consigliere Carmelo Cerruto chiede qual è l’adempimento. Il responsabile del procedimento, arch. Salvatore Modica, la motiva con la complessità progettuale dell’ampliamento di una struttura che necessita di un sistema di depurazione adeguato all’immobile che si intende costruire. Il punto è ritirato.

Si passa alla variante al Prg alla destinazione dell’area in c.da Gisirella per la realizzazione di un fabbricato da destinare a Chiesa per l’attività del culti denominato Chiesa Evangelica “Gesù e La Via”.

L’assessore Giorgio Belluardo ritiene che come prescrive la legge di destinare l’area agricola in zona S utile a costruire la Chiesa per il culto. Un edificio di modesta entità che non incide come impatto ambientale e ben si confà al territorio circostante. Il progetto prevede attività ludico ricreative per i giovani e la variante è stata dotata di tutti i pareri tecnici necessari. Si dichiara d’accordo per concretizzare la variante al P.R.G.

Il consigliere Carmelo Cerruto rileva che il parere della commissione è di astensione e capire cosa sia accaduto in commissione urbanistica. Il presidente della commissione, Stracquadanio, rileva che il parere di astensione è dovuto al fatto che la commissione non ha potuto incontrare la PO su questo progetto di variante.

Il consigliere Cerruto ritiene che non può accadere un fatto simile nel senso che la commissione ha necessario bisogno di confronto con la PO per sviscerare le questione. La commissione deve dare un parere e si esprima e lo può fare anche stasera.

Il consigliere Vito D’Antona si può decidere di tutto; un fatto è innegabile la commissione non ha espresso il parere favorevole perché non ha potuto incontrare la PO sostenendo che ha effettuato l’esame del punto. Non si può portare in consiglio un punto dicendo poi che non si è incontrata la PO. E’ un fatto grave e ingiustificato il fatto che si sostiene, ovvero che in quattro anni la commissione non ha potuto incontrare il responsabile.

Il consigliere Giuseppe Stracquadanio riporta un verbale in cui si è chiesto un incontro con la PO per dei chiarimenti che non ci sono stati.

Il consigliere Giovanni Scucces ritiene che questa pratica sia arrivata un mese fa e non quattro anni fa. All’espressione di voto, presenti quattro commissari, ci si è regolati sul corpo della delibera e da qui il voto di astensione sia di natura tecnica sia di natura politica. Quindi astensione per tutti quei punti che riguardano variazione al PRG.

La PO presente, arch. Salvatore Monaco, rivendica il rispetto per le commissioni sia di maggioranza sia di opposizione e quindi massimo rispetto istituzionale e non ha mai disertato riunioni in cui è stato chiamato.

La commissione si riunisce di mercoledì, giorno in cui la PO riceve il pubblico e quindi non è stato posto nelle condizioni di partecipare. E quindi stava servendo la città. Neanche il RUP ha potuto partecipare per le stesse ragioni. Quindi non consente a nessuno di fare illazione alcuna, in merito.

 Il consigliere Carmelo Cerruto propone un incontro tra la commissione e la PO per superare la problematica e andare avanti nei lavori del consiglio. Richiede una sospensione di quindici minuti.

Il consigliere Piero Covato non è d’accordo per una sospensione e si dichiarano le posizioni in consiglio.

Il consigliere Giovanni Scucces, alla richiesta di sospensione, si asterrà perché il risultato non cambierà sul parere alla delibera.

La richiesta di sospensione è rigettata a maggioranza con cinque favorevoli, sedici contrari e cinque astenuti. Proposta bocciata.

Il sindaco rileva che questi sono atti che da anni giacevano negli uffici senza un motivo e senza dare risposte ai cittadini e che l’amministrazione e la maggioranza consiliare ha deciso di portare avanti per dare sviluppo e lavoro. Una chiara scelta politica. Questo sarà l’atteggiamento che useremo sempre con serietà e fermezza politica.

Il metodo è il trattamento eguale per tutti i progetti come i diciotto che sono stati sbloccati e riguardano attività produttive in variante al PRG. L’atteggiamento da qualche anno è cambiato. All’opposizione rimane solo la polemica rispetto alle risposte che l’amministrazione e la maggioranza sta dando.

Il consigliere Vito D’Antona rispetto alle cose che ha detto il sindaco che è un “trattato” contrario alla programmazione urbanistica che è una facoltà del consiglio. Non esistono zone destinate al culto ed è giusto che si faccia questo. Ma per il resto assistiamo alla presenza di scatoloni di cemento armato che insistono nella città e nelle periferie. Il sindaco ha accantonato la questione del PRG su cui invece bisogna continuare a lavorare. Non tutti i progetti sono uguali; non tutte le varianti hanno lo stesso peso.

Il primo compito dell’amministrazione il consiglio è quello di programmare e non dire con il sindaco che approverà tutte le varianti aggredendo il territorio e non fa un bene al paesaggio e all’ambiente; altro che politica del turismo. Ciò significa che il PRG non si farà mai.

Il consigliere Piero Covato valuta che approvando il punto si colgono due obiettivi: dare lavoro e far costruire un luogo di culto. Il consigliere Vito D’Antona astenendosi in pratica dà un voto contrario e annuncia il voto favorevole del suo gruppo.

Il consigliere Carmelo Cerruto si dichiara d’accordo sull’iniziativa. La posizione del PD è quello di un voto di astensione che non è sul punto specifico che peraltro ha valenze sociali importanti ma non condividiamo il pensiero urbanistico di questa maggioranza; ne fanno fede le varianti che verranno in consiglio e che condizioneranno il PRG in fase di approvazione alla Regione siciliana.

Il consigliere Lorenzo Giannone ribadisce che non si sta approvando il PRG ma solo di una variante e si dichiara d’accordo al progetto e annuncia il voto favorevole. Il consigliere Giovanni Cappello esprime il parere favorevole atteso la valenza sociale del progetto.

Il consigliere Andrea Rizza avendo visionato il progetto ritiene che in questa fase storica di adozione del PRG non sia d’accordo con le varianti e quindi non coincide la linea programmatica del sindaco e della maggioranza e quindi astiene.

Il consigliere Luigi Giarratana valuta che dopo cinque anni che questo progetto giace nei cassetti del comune e a testa alta l’opposizione si astiene non comprendendo che si sta adottando la variante a un progetto.

Il consigliere Giovanni Scucces valuta che le tre espressioni di voti esistono (favorevole, contrario e astenuto) e sostiene che le varianti hanno un senso che si connette ai principi della variante generale al PRG. Su questo non tutti i progetti di variante sono uguali. Si stanno nei fatti stravolgendo le decisioni assunte dal commissario ad acta che ha adottato il PRG. Questa variante non prevede nel PRG questo tipo d’intervento. Annuncia il voto di astensione.

Il punto è approvato a maggioranza con diciotto favorevoli, gli astenuti dieci e nessun contrario. La variante è approvata.

L’assessore ai servizi sociali, Rita Floridia, chiede il rinvio del punto relativo al nuovo regolamento del servizio di assistenza domiciliare agli anziani in quanto stanno intervenendo novità legislative a proposito.

Il consigliere Vito D’Antona rileva che rispetto all’importanza dei punti che sono stati anticipati, due sono stati ritirati, uno è stato discusso e approvato perché c’era il pubblico interessato presente. E chiede al consigliere Covato se è stato informato male oppure ha tentato di prendere in giro il consiglio.

Il consigliere Piero Covato sostiene che le pseudo affermazioni di D’Antona non servono, i fatti sono fatti e si dichiara convinto di quello che ha proposto e dimostra che non c’è input da parte del sindaco.

Il presidente Garaffa introduce la variante al PRG finalizzata alla realizzazione dell’impianto produttivo da adibire a “Centro servizi commerciali e finanziari alle imprese” da sorgere in c.da Torre Cannata Cava Gucciardo.

L’assessore Giorgio Belluardo sostiene che si tratta di un’attività economica da parte di una società iscritta alla Camcom di Ragusa per realizzare un impianto produttivo. Il progetto è conforme a tutti i pareri urbanistici. Si tratta di una superficie di 680 metri quadrati coperti. Una variante che può essere approvata.

Il consigliere Giovanni Scucces secondo a quanto detto dall’assessore Belluardo ritiene che questa variante farà volume rispetto al PRG in itinere.

Il consigliere Tato Cavallino vuole sapere dalla PO che il volume se incide o non incide sui volumi previsti dal PRG.

La PO, Salvatore Monaco, si ritiene che in questo caso si deroghi dall’indice di fabbricabilità.

Il consigliere Vito D’Antona valuta che le varianti non aiutano a programmare il territorio; nei decenni si sono visti i risultati. E’ un problema antico che riguarda la nostra città. Si sta privilegiando l’interesse privato rispetto alla possibilità di programmare attraverso lo strumento urbanistico. Scatoloni di cemento dappertutto che non danno né sviluppo, né lavoro. L’assessore all’urbanistica si è adagiato a questo ruolo.

In questa variante non si sa cosa si vuole realizzare: siamo davanti ad un’aggressione gratuita del territorio.

Il consigliere Piero Covato sostiene che la maggioranza si farà carico di dare risposte ai cittadini e offrire sviluppo alla città. Ritiene che D’Antona rimarrà vittima di se stesso sulla base che non si debba fare nulla.

Il consigliere Tato Cavallino annuncia un voto di astensione su questa variante così come farà per le altre varianti.

Il punto ai voti è approvato a maggioranza con diciassette voti favorevoli, tre astenuti e un contrario.

La proposta del Presidente del consiglio comunale Garaffa di proporre il rinvio del consiglio comunale a lunedì 17 novembre, il consiglio lo respinge a maggioranza con tre favorevole, due astenuti e sedici contrari.

Si passa a un’altra variante al PRG finalizzata alla realizzazione dell’impianto produttivo da adibire a struttura commerciale da sorgere a Modica in c.da Torre Cannata Cava Gucciardo.

Per l’assessore Giorgio Belluardo anche quest’opera è meritevole di essere adottata in quanto ammissibile secondo i pareri tecnici ricevuti dal progetto.

Il consigliere Vito D’Antona ribadisce le stesse perplessità sulla attività che si vuole svolgere con questa attività.

Ai voti è approvato a maggioranza con sedici favorevoli, contrario uno e astenuti tre.

Il consigliere Piero Covato chiede e ottiene cinque minuti di sospensione dei lavori d’aula.

Alla ripresa dei lavori sono presenti ventuno consiglieri. Il consigliere Lorenzo Giannone chiede al presidente di decidere la data e l’ora del prossimo consiglio di stabilirlo nella conferenza dei capigruppo.

Fa rilevare che nella mancata seduta del 31 ottobre chiede al presidente che dopo aver compulsato i capigruppo, non ha rinviato la seduta.

Il presidente Garaffa ritiene che ha cercato di venire incontro alle esigenze dei gruppi così come stabilito nella conferenza dei capigruppo.

Su richiesta del sindaco la prima volta ha rinviato la seduta del consiglio comunale nonostante il diniego delle opposizioni.

Successivamente il sindaco lo ha avvisato che non poteva partecipare alla seduta successiva e questo ha posto un problema in ordine alla continuità delle sedute della civica assise.

I capigruppo consultati, atteso che c’era all’ordine del giorno l’attività ispettiva, per via telefono con le opposizioni che non hanno voluto rinviare. Il capogruppo Covato, sostiene il presidente Garaffa, non ha avuto la possibilità di contattarlo.

Il consigliere Piero Armenia non si dichiara convinto di questa tesi. Covato era secondo il presidente d’accordo o meno al rinvio? Si chiede del perché il presidente si è ostinato a convocare il consiglio senza tenere conto delle esigenze della maggioranza e del sindaco, peraltro le opposizioni ne richiedevano la presenza, contravvenendo a una prassi consolidata.

Il consigliere Piero Covato ritiene che non si tratti di un problema con la maggioranza ma di una questione istituzionale. Quando ci sono state esigenze dei gruppi si è sempre rinviato il consiglio. Questo adesso non è accaduto rispetto alle richieste del sindaco, dei gruppi di maggioranza.

Valuta che il presidente del consiglio fa politica di parte quando sostiene che i consiglieri in modo preponderante, come ha scritto il Presidente Garaffa, hanno chiesto la tenuta del consiglio e così non poteva essere, dichiarando il falso.

Dichiara che il presidente Garaffa butta fango nei confronti di chi l’ha eletto. Lo invita a trarre le conseguenze perché non rappresenta l’equilibrio giusto. Covato renderà noti gli atti che sono andati contro gli intereressi della maggioranza. Alla televisione ha dichiarato di essere contro la politica del sindaco. Valuta che dal punto di vista morale e politico il presidente ne deve trarre le conseguenze.

 L’assessore Rita Floridia rileva che il sindaco ha chiesto il rinvio delle sedute per iscritto: il presidente Garaffa non è stato consequenziale.

Il consigliere Giuseppe Grassiccia ritiene che si sono sprecati più di mille euro in sedute andate a vuoto.

Il presidente Garaffa replica che un capogruppo dovrebbe rispondere al telefono e comunque dovrebbe richiamare il presidente su questioni di merito.

Il presidente a questo punto dichiara sciolta la seduta.

 

 

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