È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
TRASFERIMENTO DI MARTINA AD ISPICA? NO GRAZIE RISPONDE LA FAMIGLIA
12 Set 2012 15:46
Martina ha la fortuna di avere genitori giovani e intelligenti. Sereni. Consapevoli. Disposti a qualsiasi sacrificio. La proposta di trasferire la loro figlia presso la scuola media di Ispica ove insegna il prof. Giuseppe Minardo, che, nel corso dell’anno scolastico 2011/2012, è riuscito ad accompagnare l’alunna disabile in un virtuoso percorso formativo, è stata cortesemente declinata. “Ho parlato al telefono – dice con tono pacato la signora Lucia Barrera Renno – con mio marito e mi sono consultata, oltre che con i familiari, anche con alcuni insegnanti. Tutti sono d’accordo nel sostenere che il problema non può essere risolto con il trasferimento di Martina a Ispica. Per quanto mi riguarda non avrei alcuna difficoltà ad accompagnarla a scuola e a riprenderla a fine lezione. Per lei abbiamo fatto sacrifici ben più impegnativi e continueremo a farlo, finché non saremo riusciti a creare le condizioni perché nostra figlia possa relazionarsi con il mondo esterno con sufficiente autonomia. Il punto è un altro. Da valutare sotto l’aspetto ambientale-formativo. Martina ha fatto progressi notevoli per la lodevole opera svolta dal suo insegnante di sostegno. Ma anche grazie alla collaborazione di un eccellente gruppo di lavoro. Alla disponibilità di tutti gli insegnanti che hanno contribuito a sostenere e favorire le iniziative di recupero diligentemente avviate e proposte dal prof. Giuseppe Minardo. Il problema va dunque esaminato dal punto di vista della continuità didattica e formativa. Che può essere garantita con la presenza dell’insegnante di sostegno e con la partecipazione attiva del gruppo-classe dello scorso anno. Ove il prof. Minardo fosse stato trasferito ad Acate, tanto per fare un esempio, credo che sarebbe stato illogico formulare la proposta che ci è stata fatta. Ringrazio il prefetto per il suo interessamento, il Provveditorato agli studi, il dirigente scolastico della “Rogasi” ed il presidente del Consiglio comunale di Pozzallo, ma continuo a non capire, aldilà dei tecnicismi dettati dalle graduatorie e dai regolamenti, come non si riesca a trovare la soluzione da noi auspicata”. Così come sancito, fra l’altro, da alcuni Tribunali Amministrativi Regionali che si sono ripetutamente pronunciati in favore della continuità didattica-formativa per i bambini disabili. Con sentenza del Tar di Palermo del 13.10.2011 viene stabilito che “nell’ambito delle opportunità didattiche offerte dal c.d. diritto di graduatoria degli aspiranti insegnanti di sostegno” va garantita al minore la piena realizzazione del proprio diritto allo studio ed al suo proficuo inserimento nella scuola mediante l’assegnazione di un insegnante di sostegno che assicuri la continuità del metodo didattico adottato”. Con tale decisione veniva accolto il ricorso della mamma di un ragazzo autistico la quale evidenziava che l’individuazione dell’insegnante di sostegno da assegnare al minore, non poteva avvenire esclusivamente sulla base del c.d. diritto di graduatoria (ossia sulla base del punteggio vantato da ciascun insegnante), sussistendo in capo all’Amministrazione scolastica l’obbligo di realizzare un effettivo contemperamento tra la piena realizzazione del diritto allo studio del disabile ed il c.d. “diritto di graduatoria”.
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