TASSA DI SOGGIORNO: 800 MILA EURO OGNI ANNO PER RAGUSA

“Con il federalismo municipale, i Comuni potranno dare vita alla tassa di soggiorno ovvero un addizionale per i turisti che vengono a visitare la nostra città d’arte. Una proposta sostenuta anche dal Cidac, l’associazione delle città d’arte, e che negli anni scorsi anche da Ragusa il nostro partito, già quando ero presidente della Commissione  Sviluppo Economico e Attività Produttive alla Provincia regionale di Ragusa, aveva lanciato con la consapevolezza di ricercare nuovi fondi da destinare a migliori servizi nel campo del turismo. Adesso che tutto si è concretizzato è già possibile fare delle previsioni che ci possono portare ad ipotizzare un considerevole introito per il Comune di circa 800 mila euro. Si tratta di somme che andrebbero poi spese per migliorare i servizi turistici”.

Il conto è presto fatto. Lo scorso anno la sola città di Ragusa ha avuto oltre 400 mila presenze. Se si ipotizza una media di 2 euro a persona (applicando tariffe più basse da 1 euro per i b&b e una tariffa anche fino a 5 euro per gli alberghi di lusso), è facilmente prevedibile un introito di circa 800 mila euro.

“Nel corso degli anni, la proposta della tassa di soggiorno ha trovato ampi consensi (tra gli ultimi anche il sindaco di Firenze, Renzi del Pd), che hanno permesso poi di avviare l’iter in Parlamento. L’imposta di soggiorno è prevista nell’ultima versione del decreto sul federalismo municipale. E’ un’imposta applicata a ogni pernottamento nelle strutture ricettive. Secondo le previsioni del decreto, i Comuni potranno decidere di stabilire le percentuali con cui applicarla in base alla classificazione delle strutture ricettive. Come Partito Repubblicano avevamo visto con lungimiranza a questo provvedimento che potrà essere utilizzato, facoltativamente ed anche per periodi limitati dell’anno, e sarà espressamente destinato alla conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ad interventi di manutenzione urbana ed alla realizzazione delle necessarie opere pubbliche per migliorare il settore del turismo”.

 

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