Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
SOLO COSI’ SI PUO’ AVVIARE UN PROCEDIMENTO PARTECIPATIVO
12 Lug 2010 19:26
Il progetto del Piano paesaggistico, predisposto dalla Soprintendenza ai BB. CC. e AA., è stato oggetto di una mozione presentata dai consiglieri provinciali Silvio Galizia (primo firmatario), Raffaele Schembari, Salvatore Mandarà, Marco Nanì, Ignazio Abbate, Bartolomeo Ficili e Ettore Di Paola, da discutere nella prossima riunione del Consiglio provinciale. Il documento impegna l’Amministrazione a farsi carico, presso i competenti Organi Regionali e la stessa Soprintendenza ai BB. CC e AA. di Ragusa, per richiedere, tra l’altro, l’attivazione, prima della adozione del piano, di un reale procedimento concertativo allargato non solo agli enti locali territoriali ma anche a tutti gli altri i soggetti portatori di interesse, con particolare riguardo alle rappresentanze delle componenti produttive ed imprenditoriali, alle rappresentanze sindacali ed ai settori professionali, adeguato nei tempi e nei modi in relazione alla obiettiva importanza del nuovo strumento pianificatorio ed alle ricadute conseguentemente attese sulla comunità in tutte le sue componenti. I consiglieri firmatari auspicano che si associ al procedimento partecipativo, una adeguata divulgazione del nuovo strumento pianificatorio presso tutti i soggetti chiamati alla concertazione, così come la rielaborazione del progetto de Piano tenendo conto delle proposte e delle osservazioni che le istituzioni e le rappresentanze hanno già avanzato o dovessero avanzare nel corso della istituendo concertazione. Nella mozione viene anche chiesto alla Soprintendenza ai BB. CC. e AA. di astenersi dal procedere ulteriormente nell’iter di adozione del piano, prima di avere assicurato la reale ed effettiva partecipazione della comunità in tutte le sue componenti, valutandone le legittime aspettative.
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