È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SFIGMO E FONENDO di Alessandro Tumino
22 Ott 2010 14:20
Presso la nostra ASP, Ufficio Vaccinazioni, è disponibile a prezzo di costo + modesto ticket per la prestazione il vaccino per il papilloma virus. Il papilloma virus è un virus che si trasmette durante i rapporti sessuali ed è responsabile di lesioni capaci di evolvere verso il cancro del collo dell’utero.
Nella nostra regione la vaccinazione è offerta gratuitamente alle ragazzine di 11/12 anni, ma l’efficacia del vaccino è notevole anche se è già cominciata l’attività sessuale ed è quindi consigliato anche a donne fino ai 26 anni d’età. La sua sicurezza ed efficacia è dimostrata anche dal fatto che ci sono numerosi studi ed evidenze scientifiche per l’uso nell’uomo, allo scopo di limitare la diffusibilità del virus e quindi dell’infezione.
Dal Dipartimento di Igiene e Medicina Preventiva dell’ASP 7 di Ragusa, retto mirabilmente dal Dr. Francesco Blangiardi (il miglior Direttore Sanitario dall’avvento dei Manager in Sanità, mio personale parere) giunge la conferma che il vaccino, acquistabile nelle farmacie al prezzo di 170 euro a dose (ne servono 3 dosi da fare in 6 mesi con apposita schedula vaccinale, quindi con una spesa di 510 euro) è ora disponibile a prezzo “politico” di circa 50 /55 euro comprensivo del prezzo di costo all’ASP e di un piccolo ticket.
Un risparmio mica da ridere di quasi il 70%, per cui l’invito è “APPROFITTATENE” ed andate a vaccinarvi, se siete DONNE ed AVETE FINO A 26 ANNI.
E’ da ribadire che fare il vaccino non esime dal fare il classico PAP TEST; ricordate che prevenire e meglio che curare, frase abusata ma mai inutile.
Ed ora la classica “cattiva” notizia; continua la querelle sui certificati di malattia inviati per via telematica all’INPS. In Italia, oltre un terzo dei Medici di Famiglia non riesce ad inviare i certificati on line, oltre due terzi per inviare il certificato deve uscire dal proprio gestionale e si impiegano oltre 5 minuti a certificato. Raggiungere il call center spesso è inconciliabile con i tempi dell’attività clinica per cui ben venga la nuova proroga e il nuovo termine è slittato al 31 Gennaio p.v.
In una circolare viene ribadito che le Amministrazioni competenti si astengano dalla contestazione degli addebiti; non siamo contro il progresso, tutt’altro, e lo testimonia la presenza e l’impegno economico dei Medici di Famiglia nell’uso del computer, ma che il sistema sia pronto e rapido, che non sia d’impaccio al nostro lavoro, che non trasformi il nostro compito clinico in mera funzione amministrativa e soprattutto che tutti i soggetti chiamati a fare il proprio compito, specialisti ed ospedalieri compresi, siano “costretti” anche loro a rispondere alla legge.
Alessandro Tumino medico di Famiglia
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