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SEQUESTRO PER EQUIVALENTE DI BENI PER 10 MILIONI DI EURO AD IMPRENDITORE MODICANO
15 Giu 2012 13:47
Su disposizione della Procura della Repubblica di Modica, la Guardia di Finanza di Ragusa ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente di beni, quote societarie e denaro sino a concorrenza di euro 10.489.761,00 emesso dal G.i.p. del Tribunale di Modica nei confronti di un imprenditore responsabile di una colossale frode fiscale. Le indagini sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica Francesco Puleio e dirette dal sostituto procuratore Alessia Laplaca.
In particolare, nell’ambito dei numerosi ed attenti controlli condotti dalle Fiamme Gialle a contrasto dell’evasione fiscale e dei fenomeni elusivi, i militari del Nucleo Polizia Tributaria di Ragusa hanno sottoposto a verifica fiscale una nota società modicana operante nel settore della grande distribuzione, che negli ultimi anni aveva effettuato consistenti vendite di beni nei confronti di operatori commerciali maltesi, ovvero di imprese nazionali dichiaratesi esportatori abituali.
Queste consistenti cessioni c.d “intracomunitarie” hanno messo in allarme i finanzieri, rivelandosi effettivamente oggetto di una maxi-evasione posta in essere dalla società con il sistema della “frode carosello”.
Tale particolare meccanismo, infatti, prevede che le vendite da parte dell’operatore commerciale nazionale nei confronti di società estere comunitarie, nel caso specifico maltesi, o di imprese italiane che esportino abitualmente in altri Paesi dell’Unione vengano effettuate in “sospensione d’imposta IVA”, cioè che l’Imposta sul Valore Aggiunto non venga pagata in Italia, ma nel paese estero in cui la merce è esportata.
L’imprenditore ha approfittato di tale meccanismo per documentare finte esportazioni di merce, per lo più bevande e detersivi con incidenza IVA al 20%, attraverso l’utilizzo di fatture e documenti di trasporto falsi attestanti l’uscita dal territorio nazionale delle merci, per un ammontare complessivo in quattro anni di oltre 50 milioni di euro ed IVA evasa per oltre 11 milioni di euro.
In realtà tale circostanza non si è mai verificata, poiché la merce così sottratta a tassazione è stata in realtà venduta nel mercato nazionale a prezzi decisamente concorrenziali, con conseguente destabilizzazione del mercato e della leale concorrenza, in danno dei tanti operatori commerciali che operano nel rispetto delle regole.
L’attività della Guardia di Finanza ha permesso di scoprire questa maxi frode “carosello” posta in essere dalla società modicana e di individuare nr.24 società maltesi e nr.20 imprese nazionali coinvolte, segnalando alla Procura di Modica nr. 50 soggetti italiani e stranieri per reati tributari previsti dal D.Lgs. nr.74 del 2000 e penali comuni.
Oggi si sta inoltre procedendo al recupero delle somme sottratte all’Erario, applicando il valido strumento del “sequestro per equivalente”, ovvero alla sottrazione di beni, quote azionarie e denaro nella disponibilità dell’imprenditore modicano per un importo pari ad oltre 10 milioni di euro.
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