Scherma Modica, a Roma trionfo per giovani schermidori iblei

Entusiasmante vittoria per la Conad Scherma Modica con la squadra della categoria maschietti/giovanissimi di fioretto, alla prova nazionale del Gran Prix Kinder+Sport under14 svoltasi a Roma. Eccellente tecnica espressa in pedana, perfette strategie di squadra e un grande spirito di gruppo sono stati gli ingredienti vincenti per il trio composto da Leonardo Aprile, Matteo Benedetto ed Emanuele Santoro; in quella che è stata una incontenibile scalata al gradino più alto del podio. Ben 55 le squadre presenti al via, per un totale di 196 giovanissimi atleti provenienti da tutta Italia. Fin dal girone preliminare le perentorie vittorie per 36/5 sul Club Scherma Cosenza e 36/18 sulla Puliti Lucca mettevano in chiaro il valore e la determinazione dei tre modicani. Superato il primo turno in virtù del 5º posto nel tabellone di eliminazione diretta, tornavano in pedana nei sedicesimi contro il Club Scherma Ancona, incontro vinto agilmente per 36/11. Negli ottavi affrontavano il Pisascherma, e il punteggio finale di 36/14 sta a dimostrare un altro match senza sbavature. Quarti di finale contro il Circolo Scherma La Spezia, e dopo il primo giro di assalti in equilibrio, a metà incontro una grande prestazione di Matteo Benedetto permetteva di allungare il punteggio a favore dei modicani, che non venivano più raggiunti a si aggiudicavano il passaggio in semifinale per 36/21. Derby tutto del sud-est siciliano in semifinale contro il Club Scherma Siracusa, che annoverava tra le sue fila il nº1 del ranking individuale di categoria, quel Ferdinando Scalora contro il quale una bellissima prestazione di Leonardo Aprile ha spento le speranze di rimonta degli aretusei, per una vittoria alla fine mai messa in discussione, 36/20 il punteggio finale. Ultimo atto, di quello che è a tutti gli effetti un Campionato italiano a Squadre, contro la Raggetti Firenze, remake della finale della stessa categoria lo scorso anno a Bolzano, con i toscani che allora avevano prevalso. L’inizio dell’incontro sembrava avere preso una brutta piega. Dopo i primi quattro incontri i fiorentini si ritrovavano subito sopra per 16/6, con i modicani che sembravano incapaci di reagire. Ecco quindi salire in pedana Emanuele Santoro, frutto del vivaio della sezione distaccata di Pozzallo della Scherma Modica e vice campione italiano di categoria, che con una prestazione incredibile per carattere e determinazione annichiliva il suo avversario, letteralmente trascinato dal tifo della panchina composta dei compagni di squadra e dai maestri Migliore, Giurdanella e Pedriglieri oltre che dalla numerosa delegazione modicana di atleti e accompagnatori, rifilandogli un 14/1 che riportava la squadra modicana pienamente in corsa per la vittoria che era sembrava fino a poco prima ineluttabilmente sfumare. Con il ritrovato entusiasmo modicano, e con gli avversari ancora storditi dal pesantissimo controbreak subito; Matteo, Leonardo e ancora Emanuele chiudevano il match con un 36/31 finale che liberava la grande festa per una vittoria tanto splendida quando da tempo desiderata. A completare le buone notizie della trasferta romana un altro podio sfiorato, questa volta nella categoria ragazzi/allievi. La squadra composta da Tommaso Guzzardi, Ignazio Migliore, Marco Palermo e Francesco Spampinato veniva fermato sul filo di lana 45/43 dal Club Scherma Agliana ai quarti di finale, un ottimo 5º posto finale per loro. “*Una gran bella vittoria quella dei giovanissimi a Roma che rinvigorisce l’entusiasmo di tutta la Scherma Modica” *dice il presidente Maria Monisteri “*Scherma Modica che peraltro tengo a sottolineare aveva già vinto presentandosi in pedana con ben 7 squadre delle diverse categorie; segno inequivocabile di un vivaio che per qualità e quantità primeggia in tutta Italia. Inoltre non è mai troppo il ringraziamento rivolto a tutte le famiglie degli atleti per la collaborazione, oltre che alle aziende nostre partner che ci sostengono quotidianamente, senza il cui apporto questa magnifica favola, che è la Scherma Modica non potrebbe essere raccontata”*

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