RUBANO UN AUTO E SVALIGIANO UNO STUDIO LEGALE

Avevano probabilmente pensato di trascorrere un weekend di “sensazioni forti” cinque giovani vittoriesi, di età compresa tra i 17 e i 20 anni. E così, dopo aver rubato una FIAT 500, parcheggiata nel centro abitato di Vittoria, avevano pensato bene di trasferirsi per le loro scorribande notturne nel centro abitato di Acate, dove hanno preso di mira uno studio legale, impossessandosi di un computer portatile completo di alimentatore e di relativa borsa, una fotocamera  digitale completa di custodia, un modem WI-FI e poco più di 800 euro in contanti. Come se niente fosse, si stavano godendo in tranquillità la nottata, tra disco-pub e bar, quando si sono imbattuti, loro malgrado, verso le 3:30 della notte, in una pattuglia della Guardia di Finanza.

I finanzieri alla vista dei 5 giovani D.R., Z.H., C.G., B.A., D.A., di cui gli ultimi 2 minorenni che vagavano senza meta a tarda notte, hanno subito intimato l’alt all’autovettura,  credendo di trovarsi “semplicemente” dinanzi ad una allegra comitiva che magari avesse abusato di alcool o di sostanze stupefacenti. In effetti non si sbagliavano, perché i 5 avevano appena finito di fumarsi uno spinello: tuttavia nell’automezzo non è stata trovata traccia di altro stupefacente, ma il comportamento nervoso degli occupanti dell’autoveicolo ha insospettito oltremodo i militari.

Innanzitutto veniva subito appurato che il conducente dell’automezzo era sprovvisto della patente di guida. I successivi controlli, con l’ausilio della Sala Operativa, svelavano che in realtà questi non l’aveva mai conseguita e neppure era in grado di esibire altra documentazione comprovante la titolarità dell’auto. Inoltre si appurava che due dei soggetti fermati erano destinatari di svariati precedenti penali. Proprio colui che guidava senza patente, risultava già destinatario di provvedimenti giudiziari per furto, rapina, ricettazione, evasione, guida senza patente: in particolare il giovane era già balzato agli “onori della cronaca”, nel settembre del 2009, per aver preso parte ad una rapina, per tremila euro, ai danni di un sacerdote di Vittoria.

A questo punto, quelli che per i finanzieri erano inizialmente semplici indizi e sospetti sono diventati validi motivi per procedere ad una perquisizione molto approfondita dell’automezzo e dei suoi occupanti e così è venuta fuori tutta la refurtiva, provento della notte. I ragazzi hanno ovviamente cercato di negare anche l’evidenza, affermando di non sapere nulla della provenienza di tutti quei beni. Così i cinque sono stati accompagnati presso gli uffici della Compagnia di Ragusa, laddove in prima mattinata, sono stati subito rintracciati i proprietari dell’automezzo ed il titolare dello studio legale, i quali ancora non erano consapevoli di aver subito tali furti. Successivamente dei 5 ragazzi, 3 sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Ragusa e 2 presso il C.P.A. di Catania, perché non ancora maggiorenni, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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