RISPOSTA DI SALVATORE MANDARA’

“La spiaggia di Caucana è vittima dell’incuria e della sporcizia. Ad oggi, è questo l’unico fatto certo”. Così Salvatore Mandarà, coordinatore provinciale del movimento ecologista Fare Ambiente, replica alle dichiarazioni di Gioacchino Iozzia e Lucio Schembari, rispettivamente assessore all’Ambiente e primo cittadino di Santa Croce Camerina. I rappresentanti del comune camarinense hanno definito la denuncia di un disservizio sulla spiaggia di Caucana – avanzata nei giorni scorsi da Mandarà – come una delle numerose provocazioni nei confronti del loro operato. “E qui si sbagliano – spiega il coordinatore -. Cedere la spiaggia a chi possa farne buon uso è una trovata burlesca, una semplice battuta che fa capire molto bene il nostro stato di preoccupazione. Questo movimento ecologista ha il dovere di denunciare le incompetenze e le inadempienze di tutte le amministrazioni che non lavorano bene per la salvaguardia dell’ambiente, aldilà del fatto che possano essere amiche o meno. La spiaggia di Caucana, come quella di Punta Secca e Torre di Mezzo, versano al momento in condizioni disastrose. E lo dico senza timore di essere smentito”.

“Iozzia e Schembari – prosegue la nota -, sempre impermeabili alle polemiche che gli piombano in testa da mille fronti, hanno deciso di uscire allo scoperto di fronte alla mia ultima segnalazione. Così, di fatto, ammettono di essere i responsabili dello stato di degrado in cui versa anche la spiaggia di Caucana. A tal proposito, è necessario chiarire come la Provincia non sia più detentrice della progettualità di ripascimento avviato qualche anno fa per il ripristino del fondo sabbioso. Anzi, è da questa progettualità che il Comune sta godendo di un finanziamento di 1 milione di euro che potrebbe essere adoperato al meglio per evitare inconvenienti a turisti e villeggianti. Invece questa amministrazione parte da un grosso handicap: non ha ancora capito di cosa dovrebbe occuparsi, anche perché non è ancora in possesso di un piano spiagge, atteso al vaglio dalle associazioni ambientaliste e la cui redazione è stata commissionata dal Comune qualche anno fa”.

Le lamentele dei cittadini per lo stato di profondo dissesto in cui versano le spiagge lascia indifferente chi amministra: “Dato che il Comune non è autorizzato all’utilizzo delle macchine, potrebbe benissimo avviare altri tipi di iniziative per evitare il malcontento popolare. La spiaggia di Caucana è piena di alghe maleodoranti e pietrisco: l’amministrazione si sta attivando per ridimensionare il problema? Non ci risulta. Fare Ambiente, invece, ha già intrapreso delle iniziative volontarie per liberare altre spiagge – come quella di Randello – per rendere godibile a tutti il nostro litorale. Insomma, questa gente deve sostituire le chiacchiere a un operato fattivo”. L’ultimo appunto riguarda, invece, l’attacco politico lanciato da Iozzia e Schembari: “Questa amministrazione è invisa a molti sindacati e associazioni (Lega Consumatori, Cigl, Cisl, Uil, Libera…mente) per evidenti problematiche come il caro-acqua e le discariche abusive. Noi, da par nostro, siamo solo la cassa di risonanza di una popolazione stanca. Di una popolazione che non gradisce l’incuria del territorio e delle spiagge, che non sopporta i cattivi odori, che vorrebbe beneficiare al meglio dei pochi giorni di vacanza a disposizione. Non c’è alcuna voglia di scatenare faide politiche, come si è letto su qualche organo di stampa. Se agire nell’interesse della gente vuol dire ‘essere alla frutta’, chi amministra ha già ampiamente consumato il dessert. E, con la pancia piena da anni, non ha più la forza né il coraggio di affrontare i problemi reali. Quelli per cui è stato chiamato ad amministrare”.

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