RAGUSA VICINA AL LUTTO DI BRINDISI

“Come è possibile arrivare a tanto contro giovani innocenti …. peggio delle bestie feroci”. A sostenerlo Enzo Cilia a proposito del grave attentato contro la scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi. Una ragazza di sedici anni, Melissa Bassi, dilaniata dallo scoppio di un ordigno, una seconda, Veronica Capodieci, in gravissime condizioni, tre giovani con ustioni su tutto il corpo, due delle quali in gravi condizioni (una probabilmente perderà gli arti inferiori), altre cinque persone colpite in maniera meno grave: è il bilancio di un attentato compiuto dinanzi ad una scuola che conta 600 alunni nel suo totale.

Cilia continua il suo intervento con termini crudi: “Non possiamo tollerare ancora questa “montagna di merda” come Peppino Impastato chiamava la mafia, abbiamo il dovere di tenere alta la tensione morale, di non dimenticare, di non farci travolgere, di aprire porte e finestre e affrontare a viso aperto questo mostro tentacolare che vuole inghiottire il nostro Paese, anche per questo Giovedì 24 Maggio sarò in forma istituzionale a Corleone per i funerali di Placido Rizzotto. C’è bisogno di buoni rituali e liturgie positive che vadano nella direzione della convivenza civile e non come diceva Gesualdo Bufalino: “Fino a quella variante perversa della liturgia scenica che è la mafia, la quale tra le sue mille maschere possiede anche questa: di alleanza simbolica e fraternità rituale, nutrita di tenebra e nello stesso tempo inetta a sopravvivere senza le luci del palcoscenico”.

Oltre a questo intervento si registra la solidarietà e vicinanza di Generazione Futuro-Scuole. Michael Massari e l’intero gruppo di Generazione Futuro, infatti, hanno sentito il bisogno di comunicare il loro triste cordoglio non solo alla famiglia della giovane ragazza rimasta uccisa, ma anche a una Italia “che rischia sempre di più di perdere coloro che credono in un futuro migliore”.

“Il male non si può estirpare, ma ciò non deve lasciare abbattere. Sembrava che tutto fosse finito, che la mafia avesse cominciato a perdere terreno, che l’Italia avesse iniziato una nuova vita… Purtroppo non è così, se dovesse essere confermato che la matrice di questo attentato sia riconducibile ad entità di stampo mafioso, è il segno che la mafia c’è ancora e sta agendo nel silenzio. Una mafia che prima era combattuta unicamente dalle forze dell’ordine, ma oggi anche dai ragazzi. Sembra una casualità che per questo vile attentato abbiano scelto un istituto intitolato a Morvillo e Falcone. Cosa nostra, camorra, ndrangheta, la si si chiami come si vuole, oggi ha compiuto la mossa più errata in tutta la loro storia; colpire un ragazzo equivale a risvegliare non tanto la paura, quanto il rancore di tutti. I cittadini, i giovani onesti sono pronti a gridare la loro rabbia e continueranno da Nord a Sud a lottare in maniera pacifica, attraverso una opportuna e instancabile campagna di sensibilizzazione contro qualsiasi forma di criminalità.

Il gruppo di Ragusa, esprime la più solidale vicinanza al commisario di Generazione Futuro di Brindisi, Marco Mitrugno, e a tutti i ragazzi che da vicino stanno vivendo questa tragedia. Il senso di questo comunicato può essere riassunto nelle parole proprio di Giovanni Falcone, a cui è intitolata, insieme alla moglie, la scuola oggetto dell’attentato: “Perché rievoco questo episodio? Perché dimostra ancora una volta quanto siano abili, decisi, intelligenti i mafiosi, e quanta capacità e professionalità è necessaria per contrastare la violenza mafiosa. La mia grande preoccupazione è che la mafia riesca sempre a mantenere un vantaggio su di noi”. 

Anche i Giovani Democratici di Ragusa sentono il bisogno di esprimere la loro vicinanza alle famiglie delle vittime dell’evento tragico. “A 20 anni di distanza dalle stragi di Via Capaci e di Via D’Amelio l’evento di oggi ci riporta indietro. Come se non fosse mai accaduto nulla. Ancora non si conosce la matrice di questo gesto, ma di sicuro il fatto sorprendente è che non ci si era mai spinti fino a tanto, colpire una scuola, il centro del sapere, rievoca le parole del giudice Caponnetto: “La mafia teme più la scuola della giustizia!”. Ed é per queste parole che abbiamo sentito il bisogno di farci promotori, insieme alla consulta provinciale studentesca e insieme alle giovanili di altri partiti e ad altre associazioni, di un momento di riflessione ritagliato all’interno della giornata dell’arte, oggi alle 19 in piazza Odierna a Ibla, per dare il segnale che anche Ragusa c’é e che non staremo in silenzio di fronte a certe cose”.

Inoltre le manifestazioni previste al Museo Archeologico di Camarina per “La Notte Europea dei Musei” sono state annullate in segno di lutto e solidarietà per le vittime dell’attentato di Brindisi.

 

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