RAGUSA, “DEGRADO E INCURIA” PER I MONUMENTI AI CADUTI

L’associazione culturale “Lamba Doria” interviene ancora una volta sullo stato di degrado in cui versano i monumenti ai Caduti di piazza San Giovanni e piazza del Popolo. Il primo, tra l’altro, presenta lesioni alle lapidi su cui sono incisi i nomi dei nostri avi morti durante la Prima Guerra Mondiale, oramai quasi illeggibili.

“Il generale stato di degrado che da anni caratterizza l’imponente struttura monumentale su cui si erge maestosa la scultura bronzea realizzata dal Sindoni è sotto gli occhi di tutti – afferma Salvatore Marino, referente per Ragusa dell’associazione culturale Lamba Doria –  compresa la mancanza della corona di alloro in bronzo e della lapide forgiata con il medesimo metallo, quest’ultima dono dei ragusani emigrati in Argentina, delle quali è stato spogliato da qualche anno. “È inammissibile osservare che uno dei più importanti monumenti della città sia caduto nella totale indifferenza, nonostante innanzi vi si celebrino importanti cerimonie commemorative”.

Il rappresentante della Lamba Doria evidenzia, inoltre, le pietose condizioni in cui versa anche il monumento dedicato ai Caduti di tutte le Guerre, in piazza del Popolo, dove si notano evidenti scrostature del calcestruzzo, piastrelle del rivestimento staccate e tante imbrattature praticate con vernice da chissà chi, tra le quali non passano inosservati alcuni vergognosi annunci a sfondo sessuale.

“Auspico – aggiunge Marino  – in un  maggiore rispetto da parte di tutti ed un sollecito intervento affinché questi importanti luoghi simbolo della memoria tornino all’antico splendore, nel dovuto contesto di decoro, alla pari del monumento ai Caduti ubicato nei “Giardini Iblei” di Ragusa Ibla recentemente restaurato”.

“Non è moralmente corretto e non fa onore a nessuno – conclude – indugiare in questa apparente indifferenza, anche per l’importanza storico artistica dei manufatti. Chi ha sacrificato la vita per la Patria merita rispetto, che si dimostra anche prendendosi cura dei luoghi e dei simboli che li ricorda ai posteri ”.

 

 

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