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Ragusa attendeva il Papa nel 2025. La sua risposta ora suona purtroppo profetica
21 Apr 2025 13:15
Lo aveva detto con il sorriso, come solo lui sapeva fare. Ma oggi quella battuta suona diversa. Durante una delle udienze in Vaticano, il Vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, aveva rivolto a Papa Francesco un invito affettuoso e sentito: venire in diocesi nel 2025, anno particolarmente significativo per la comunità iblea.
Una richiesta fatta con il cuore, più volte rinnovata, anche nel corso di incontri personali. La risposta del Santo Padre, pronunciata con quella leggerezza che era parte del suo modo di essere, fu:
“Nel 2025? Ci verrà il mio successore.”
Allora fu accolta con un sorriso. Una battuta, certo, ma oggi – alla luce della scomparsa di Papa Francesco – quelle parole assumono un sapore diverso. Quasi una premonizione, inconsapevole, che lascia spazio a un’emozione profonda.
Il Pontefice era stato recentemente al centro della visita “ad limina” dei vescovi siciliani, un’occasione di confronto e comunione nella quale non era mancato lo spazio per sogni, speranze e inviti che guardavano al futuro.
E se quel futuro oggi appare segnato da un’assenza dolorosa, resta comunque il segno di un legame: tra il Papa e la Chiesa di Ragusa, tra un desiderio sincero e una risposta che – anche attraverso l’ironia – custodiva una verità profonda.
IL TELEGRAMMA DI CORDOGLIO DEL VESCOVO DI RAGUSA APPRESA LA MORTE DEL PAPA
A nome mio personale e di tutta la Diocesi di Ragusa esprimo la tristezza e il più profondo cordoglio per la dipartita dell’amato Papa Francesco.
La gioia del Vangelo, che ha ispirato il suo pontificato e che ha testimoniato fino alla fine tra le difficoltà della malattia, è il segno distintivo con cui si è presentato al cospetto del Padre, annuncio e anticipazione del premio eterno in cui è adesso introdotto nella gloria di Dio.
Anche le nostre lacrime, in questo giorno successivo alla Pasqua, sono versate nella gioiosa speranza del Signore risorto.
+ Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa
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