Punta il dito verso te stesso

Cari lettori, vi ringrazio per la fiducia che mi date inviandomi tantissimi messaggi  a cui risponderò appena possibile, cercando di essere propositiva e di darvi il giusto consiglio. Purtroppo nel contesto sociale in cui viviamo molte persone locali si sono solo soffermate sul titolo della rubrica non cogliendo il vero significato, spesso criticando, giudicando senza neanche aver letto le lettere e le risposte. Accetto ogni critica affinchè sia costruttiva, ma non condivido l’ignoranza e l’ipocrisia. Volevo e voglio essere da supporto per chi si sente solo/a, con chi ha bisogno di parlare, raccontarsi, cercando di annientare la solitudine e il vuoto che molte persone hanno, regalando un sorriso a chi si trova in difficoltà. Non sono laureata, non ho studiato psicologia e forse sono la persona meno indicata per dare consigli per alcuni di voi, ma ciò che mi distingue da molti è il mio essere solare, solidale, il saper ascoltare, e tendere la mano a chi ne ha bisogno senza volere nulla in cambio. La nostra rubrica è partita come un avventura e sono felicissima dei risultati raggiunti. Sono giovane, ma con un bagaglio di esperienze personali e non solo che mi permettono di poter capire realmente le difficoltà di ognuno con maturità e saggezza.

Non bisognerebbe mai fermarsi alle apparenze ma andare oltre…e non puntare sempre il vostro dito verso gli altri, ogni tanto quel dito puntatelo verso voi stessi!

 

Rossella Fede

 

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