È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PROFONDA PREOCCUPAZIONE DI CONFINDUSTRIA PER IL PIANO PAESAGGISTICO
23 Set 2010 10:17
Sono “fatti”, e non “timori infondati” o “posizioni ideologiche”, quelli che in questi giorni stanno danneggiando le attività produttive locali: i primi effetti dell’applicazione delle norme di salvaguardia introdotte dal Piano paesaggistico sono evidenti, e il Presidente di Confindustria Ragusa, Enzo Taverniti, manifesta profonda preoccupazione per le conseguenze economiche e sociali che l’adozione del Piano sta provocando.
Sono noti i passaggi della vicenda: mancanza di concertazione precedente l’adozione del Piano da parte della Soprintendenza; successiva disponibilità dell’Assessore Regionale e dell’attuale Soprintendente a valutare le singole iniziative coinvolte e i relativi impatti paesaggistici; l’improvviso “passo indietro” del Governo regionale.
Ed è nota ed evidente la violazione del principio della certezza del diritto, visto che le autorizzazioni rilasciate dalla Regione dopo approfondite istruttorie sono state sospese sulla base delle norme di salvaguardia che scaturiscono dall’adozione del Piano Paesaggistico, atto unilaterale assunto in contrasto con le norme vigenti, come si sta accertando nelle sedi opportune.
Il “Super Piano” – che censisce i vincoli già esistenti riportati nella stesura del 2004, poi modificata di continuo sino alla versione proposta nel maggio 2008, e infine artatamente modificata a Giugno 2010 – ha esteso le proprie valutazioni e sottoposto a vincoli nuove porzioni di territorio in cui la comunità iblea potrebbe far crescere le sue attività, concertando lo sviluppo locale.
“Le prescrizioni del Piano – sostiene Taverniti – per essere sentite come proprie e come tali rispettate, dovrebbero fondarsi su presupposti certi e condivisi, e dovrebbero valere solo per gli atti successivi al Piano, dovendosi escludere ogni possibilità di efficacia retroattiva”.
Le preoccupazioni espresse anche dalle Organizzazioni Sindacali riportano a fatti di qualche anno addietro, quando veti burocratici pretestuosi e aprioristiche politiche del “NO” determinarono la perdita di investimenti in provincia, e Confindustria Ragusa – che quei fatti tentò di contrastare – condivide oggi le posizioni di sindacati, amministratori locali ed esponenti istituzionali, che in questi giorni sollecitano la revisione del Piano.
© Riproduzione riservata