PRO E CONTRO LO STRUMENTO DI TUTELA TERRITORIALE

Da una nota del SEL di Vittoria apprendiamo che venerdì 5 novembre (in via P. Umberto 56 – Vittoria – ore 19.00) si terrà un incontro pubblico riguardante il Piano paesistico della provincia di Ragusa.

Nonostante da mesi assistiamo a continui interventi sull’argomento da parte di partiti politici, associazioni ambientaliste e di categoria, ordini professionali e comitati spontanei tra cui il comitato a tutela del parco degli  Iblei, ad oggi, la questione continua ancora ad apparire poco chiara.

Le posizioni dei soggetti che si sono espressi sul Piano Paesistico sono varie e svariate, ma se si cerca di fare una sintesi (che speriamo non offenda nessuno) emergono due grandi “scuole di pensiero” in materia: c’è una parte, con a capo il Sindaco Di Pasquale, che sostiene che i vincoli restrittivi del Piano Paesistico costringerebbero alcune centinaia di aziende agricole alla chiusura e che inoltre il medesimo distruggerebbe la serricoltura, su cui campa un terzo della popolazione provinciale tra agricoltori e indotto.

C’è poi un’altra branca che invece accusa il Sindaco di “terrorismo e falsificazione” dell’argomento e si difende dicendo che la fascia serricola è quasi interamente fuori dal Piano, cioè in zona bianca, che è necessario tutelare il territorio e non saccheggiarlo con operazioni indiscriminate di cementificazione e che è falso affermare che nelle zone soggette al piano non si potrà più fare agricoltura.

Luca Lopresti, del comitato a Tutela del parco degli Iblei, ha spiegato ad esempio che «nelle zone di tutela 3 del Piano Paesistico, quelle soggette ai vincoli più restrittivi, sarebbero state incluse solo zone di alto valore ambientale (giusto per citarne qualcuna: valle dell’Ippari, foce dell’Irminio, le aree del demanio regionale comprendenti le zone rimboschite di Chiaramonte, Calaforno e Randello, Cava d’Ispica, ecc..) che non minacciano assolutamente la sorte dei nostri agricoltori».

Sembra dunque che da tutti questi botta e risposta che si protraggono da mesi, il problema principale che rende oscura la vicenda sia la scarsa informazione sull’ argomento.

Anche il Sel di Vittoria si è dimostrato perplesso su molti fronti e ha dichiarato che «sembra non esserci  molta voglia di affrontare la questione con serietà».

«Da un lato leggiamo di posizioni che salutano il piano paesaggistico come una risorsa per la provincia di Ragusa – affermano –  dall’altro, posizioni che tendono a criminalizzare la serricultura, che comunque ha segnato la storia e l’economia della fascia costiera ragusana. Ci sono poi anche quelli che vogliono eliminare qualsiasi norma che pianifica lo sviluppo del territorio perché vogliono le mani libere per qualsiasi speculazione».

È chiaro che si ha la necessità di saperne di più e per questo un incontro aperto al pubblico a cui parteciperanno vari esponenti: Pippo Mustile -consigliere provinciale -,Pippo Drago – presidente provinciale CIA Ragusa -, Marco Marangio – architetto -, Legambiente Vittoria, Arcangelo Mazza  – V.P. Associazione Balneari Sicilia -,Pippo Margani – ordine degli agronomi della provincia di Ragusa –

Pippo Cannellaconsigliere comunale Vittoria -. Coordinerà i lavori Salavatore garofano – responsabile enti locali SEL -.

Martina Chessari

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