Prima sonora “scoppola” per l’opposizione consiliare a Modica. Le nomine nelle commissioni sono legittime

Il Consiglio Comunale di Modica non ha violato nessuna legge nella nomina delle commissioni consiliari, come sostenuto da una parte dei consiglieri di opposizione.

Quindi le nomine espresse dal civico consesso sono pienamente legittime, come aveva già certificato il Segretario Generale dell’ente di Palazzo S.Domenico.

A dirlo è il Dirigente dell’Assessorato degli Enti Locali cui la Presidente del Consiglio si era rivolta per dirimere questa incresciosa situazione che si è venuta a creare con le ripetute dimissioni di cinque consiglieri d’opposizione dalle commissioni in cui erano stati nominati. Questi ultimi avevano sostenuto che le nomine erano state effettuate in violazione dell’art.38, comma 6 del TUEL e dell’art. 2 e 3 del Regolamento Comunale. Questa mattina una pec inviata dall’Assessorato Regionale ha messo la parola fine alla grottesca vicenda. Si legge testualmente: “…la ricostituzione del plenum del consiglio è funzionalizzato a garantire l’esercizio dello “jus ad officium” (legittimazione dei consiglieri comunali ad impugnare gli atti dell’organo di cui fanno parte) del consigliere subentrante, tuttavia tale disposizione non è applicabile alle Commisioni consiliari in quanto organismi di studio e consulenza, le quali possono operare con cinque o quattro componenti su sei, ritiene pertanto questo ufficio condivisibile il citato avviso espresso compiutamente dal Segretario Comunale anche al fine di evitare ingiustificabili ritardi dei lavori consiliari”. “In altre parole – commenta il Sindaco Abbate –  avevamo ragione noi. Le Commissioni possono lavorare anche senza i dissidenti in nome del bene comune visto che l’atteggiamento ostruzionistico di parte dell’opposizione sta di fatto bloccando l’attività consiliare e la vita democratica della Città. D’altronde i cittadini modicani si sono espressi chiaramente sulla loro volontà di privilegiare la politica del fare a quella dell’ostruzionismo. Fermo restando che quando e se avranno voglia di portare il proprio contributo alle commissioni dalle quali si sono dimessi avranno la possibilità di farlo visto che la maggioranza è disponibile all’ennesima nomina”.

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