È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
POLEMICHE PRETESTUOSE DA PARTE DI CHI FA DELLA RISSA LA PROPRIA CIFRA POLITICA”
10 Nov 2012 07:01
Il consigliere Daniele Barrano (Un Nuovo Inizio), nonché presidente della Commissione Trasparenza, risponde alle dichiarazioni di due membri di Grande Sud inerenti il lavoro svolto dalla Commissione Trasparenza e la dichiarazione di indipendenza propria e del collega Sanzone.
“Come avevo già avuto modo di spiegare in un precedente comunicato –ha affermato Barrano – la nostra dichiarazione di indipendenza è stata il frutto di una scelta ponderata. La nostra lista, nata a
sostegno del candidato a sindaco di Vittoria per il centrodestra, ha sempre veleggiato nell’orbita di un preciso progetto politico. Venendo a mancare una leadership forte e di riferimento abbiamo deciso di
proseguire da indipendenti e nel pieno rispetto del mandato degli elettori”.
“Nelle frasi sconnesse e sgrammaticate di Artini e Greco – ha proseguito il consigliere Barrano – vi sono macroscopici errori, dettati soltanto dalla volontà di gettare fango giusto per guadagnare un po’ di pubblicità. In primo luogo né io né Sanzone siamo stati eletti con Grande Sud. Inoltre è impensabile poter prendere lezioni da chi ha fatto dell’inconsistenza e della mancanza di partecipazione la propria peculiarità: Artini e Greco non hanno mai partecipato attivamente alla vita del partito, hanno sistematicamente disertato tutte le riunioni indette dall’opposizione di centrodestra. Entrambi non pervenuti!”.
“Ed è impensabile – ha continuato Barrano – prendere lezioni da chi, come Artini viene ridicolizzato in consiglio comunale per il suo modo di fare, contraddistinto dalla baruffa e dal rancore. Il suo comportamento è stato stigmatizzato da tutti i consiglieri comunali. Le urla e gli attacchi gratuiti li lasciamo volentieri a loro. La nostra cifra politica e morale è la serietà e il lavoro. E, come avrò modo di spiegare in una conferenza stampa, mostrerò ciò che in un anno ha compiuto la Commissione Trasparenza con carte alla mano”.
“Mi spiace per Vittoria che vi siano ancora consiglieri comunali – ha proseguito Barrano – che sconoscano regole e leggi e considerino la politica mera spartizione e inciucio. La presidenza
della Commissione trasparenza spetta all’opposizione, in forza di una norma, senza alcun accordo che vagheggia Artini, il quale con queste affermazioni dimostra di sconoscere il regolamento sul funzionamento della Commissione Trasparenza, da lui stesso votato nella passata consiliatura”.
“Evidentemente manca anche un raccordo in Grande Sud, visto che il consigliere La Rosa conosce benissimo il funzionamento della commissione che presiedo. Una commissione non deliberativa, ma di controllo di tutta attività amministrativa dell’ente, che ha toccato tutti argomenti delicati per la città. La Commissione non si è soltanto limitata al controllo degli atti amministrativi, ma ha svolto una funzione positiva e propositiva, infatti alcune proposte da noi elaborate, come quelle sulle borse lavoro, sono state adottate dalla Giunta. I due probabilmente non dialogano e il consigliere Artini non riesce a dialogare nemmeno con gli elettori, visti i risultati della lista arancione in provincia di Ragusa”.
“Quindi chi attacca, infanga e sbraita, con metodi di aielliana memoria, dovrebbe innanzitutto porgere le sue scuse per un atteggiamento inqualificabile tenuto dinanzi al civico consesso e poi dovrebbe evitare analisi politiche raffazzonate e faziose. La città non ne sente proprio il bisogno. La città ha bisogno di lavoro e serietà”.
“Il lavoro del nostro gruppo consiliare – ha concluso Barrano – è stato sempre votato al bene di Vittoria. Probabilmente non ci siamo allineati al loro modo spesso farsesco di far politica e siamo indigesti a qualcuno. Non ce ne dispiace: il nostro modo di intendere la missione del politico è differente”.
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