Piovono sul parco del Castello di Donnafugata due milioni di euro. I lavori procedono a ritmo serrato

Tra i 10 mila progetti sfornati dai comuni siciliani per sfruttare i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) figura quello di riqualificazione del parco del castello di Donnafugata per un importo di 2 milioni di euro.

Si tratta della prima opera finanziata a Ragusa con i fondi del Pnrr. Nell’ambito della “Missione 1, Misura 2” dedicata a parchi e giardini storici ed è stato ottenuto il massimo finanziamento possibile, pari a 2 milioni di euro. Tutte le procedure di aggiudicazione dei lavori sono state completate in linea coi tempi serrati del Pnrr.

Contemporaneamente sono già iniziati gli interventi per riaprire i cortili da tempo non visitabili, per ripristinare le fontane e blocchi scultorei e per rendere fruibile la torre belvedere.

Un esempio di scelta lungimirante e di percorso virtuoso promossi dal Comune capoluogo.

Una somma che servirà a restituire il fascino di un tempo al parco ed anche  ad investire in modo oculato risorse messe a disposizione dalla comunità Europea.

Peccato che si tratta di casi isolati se si tiene conto del report presentato a  Palermo da Confartigianato Sicilia.

Esattamente sono 10.195 i progetti (finanziati e non) registrati con il Codice Unico di Progetto (CUP) da parte dei Comuni siciliani nel 2022 nell’ambito del Pnrr, per un importo di 16,6 miliardi di euro. La Sicilia è al quinto posto per importo dei progetti presentati, dietro Lombardia, Piemonte, Campania e Veneto. Per l’associazione degli artigiani, questo è un segnale di vitalità della Sicilia, ma c’è bisogno di una forte accelerazione per portare questi progetti a finanziamento e realizzazione. Questo è particolarmente importante alla luce del recente studio di Gianfranco Viesti per la Fondazione “Con il Sud”, che indica che fra i comuni italiani in “situazione critica” per la capacità di realizzare progetti Pnrr, quasi tutti del Sud, figurano Catania, Gela, Messina, Trapani e Caltanissetta a causa della cronica carenza di personale specializzato.

Una situazione che ci vedrà ancora una volta far sfumare finanziamenti importanti per lo sviluppo e la crescita della nostra terra.

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