Per Veronica ancora processi: dovrà rispondere di calunnia e minacce morte

La vicenda giudiziaria per Veronica Panarello, condannata a 30 anni in primo e secondo grado per l’omicidio del figlio Loris, non si esaurira’ comunque con la sentenza della Cassazione sul delitto e sull’occultamento di cadavere del bambino. Nei suoi confronti, infatti, sono pendenti altri due processi.

Il 26 novembre dovra’ apparire davanti il Tribunale di Ragusa per calunnia nei confronti dell’ex suocero Andrea Stival, che ha accusato di essere l’autore materiale del delitto: avrebbe ucciso il nipote, e’ la sua ultima ricostruzione, perche’ Loris voleva rivelare al padre di una presunta relazione tra il nonno e la madre.

Il 24 gennaio prossimo, davanti al Tribunale monocratico di Catania, comincera’ il processo per le minacce di morte che la donna ha rivolto al suocero a conclusione della lettura della sentenza con cui la Corte d’assise d’appello di Catania confermava quella di primo grado emessa dal Gup di Ragusa per il delitto commesso il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina. “Sei contento? Sai cosa ti dico – gli urlo’ – prega Dio che ti trovo morto perche’ altrimenti ti ammazzo con le mie mani quando esco…”

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