È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PAZI(R)ENZ(I)A
18 Lug 2014 06:09
La pazienza ci abita, ci domina, impartisce direttive sulle priorità, le scadenze, le opportunità. Ci rende umani (ma non troppo) e – infine – ci salva dalle gaffes e dai passi falsi.
Dunque, abbiamo (abbiate) pazienza.
Abbiatene tanta con Matteo Renzi(e) e la sua squadra di ministre e di portavoci traboccanti di nulla! Sono giovani e si faranno. Hanno tanto bisogno di fiducia: non si era mai visto un trentanovenne capo di governo in Italia. Pazienza che sia stato nominato tale da un Presidente al suo doppio mandato (neanche questo si era visto….), ultraottantenne e in grave crisi di identità culturale e politica (si sa, all’incirca, da dove viene ma non si sa dove arriverà!). Che sia stato nominato senza essere parlamentare, a ulteriore e sintomatica conferma che nel nostro paese il parlamento è divenuto un bivacco di plurinquisiti e di voci clamanti nel deserto. Pazienza che il trucchetto degli 80 euri messi dentro la tasca destra degli italiani (e molto subito sfilati dalla tasca sinistra….) sia nella migliore tradizione del marketing berlusconiano. Pazienza che la legge elettorale proposta dal diversamente arguto sindaco sia anche peggio del porcellum. Pazienza che il PD sia diventato ormai da tempo la filiale italiana più accreditata del pensiero e delle parole e delle opere del neo-liberismo anglo-tedesco. Pazienza.
Abbiate pazienza con la ministra Boschi. D’altronde è facile: è caruccia (come dicono da Roma in su), è dolce (mica come la Picierno), è elegante (mica come la Rosi Bindi), è toscana (mica come la Finocchiaro).
Dunque trattatela (trattiamola) con spirito fiducioso, diamole tempo, si farà! Verrà il momento in cui l’inconsistenza argomentativa delle sue uscite cederà il passo, inesorabilmente, alla giustezza, alla pienezza, alla densità! Si cresce anche per questo.
E, per favore, smettiamola di lagnarci del fatto che non si capisce proprio perché questo paese, misera arretrata dolente arruffona maschera di un’Europa che non ci ha mai voluto veramente (e poco ci ha sopportati), preferisca uno come Renzi(e) a uno come Cuperlo o a uno come Civati.
Ricompattiamo il nostro senso fiducioso del destino di una nazione, diamo credito a questi giovani (!) spiriti esitati dal salvifico meccanismo della rottamazione, e – pazientemente – aspettiamo.
Che la legge elettorale non sia stata fatta perché c’era il serio rischio che sarebbero andati tutti a casa. Che il dialogo con i 5 stelle non sia mai stato possibile non per l’indisponibilità di questi ma per l’inaffidabilità di quelli. Che la sinistra (se ha ancora un senso distinguere) aspetti ancora di rinascere dalle sue ceneri, dopo la caduta del muro (durante la quale qualche scemo di turno gioì pure….). Che si diano o non si diano tutte queste cose, è un dettaglio: la pazienza pagherà!
© Riproduzione riservata