OGNI GIOVEDI’ POMERIGGIO AL TEATRO TENDA I CONTADINI

Ad essere sinceri erano in pochi a credere che il Comune di Ragusa arrivasse a concludere il tortuoso ed impegnativo iter burocratico regionale nella realizzazione del mercatino dell’agricoltore (sarebbe stato più bello chiamarlo il mercatino del contadino, ma c’è chi l’ha fatto !) ed invece gli scettici (come noi) hanno avuto torto perché Giovanni Cosentini, vice sindaco, i funzionari dello sviluppo economico, il sindaco Dipasquale, le associazioni di categoria e di produttori e persino le associazioni dei consumatori che hanno avuto un ruolo importante, ce l’hanno fatta.

Giovedi pomeriggio inaugurazione del mercatino e poi ogni settimana (per ora) la sperimentazione di una struttura commerciale gestita direttamente dagli agricoltori sotto la “sorveglianza”  delle associazioni di consumatori che vogliono giustamente vederci chiaro, controllare cioè se i prezzi e soprattutto la qualità dei prodotti sono quelli che ci si deve attendere da una organizzazione che taglia totalmente la filiera dell’agroalimentare e va dal produttore direttamente al consumatore. Ieri mattina volti allegri durante la conferenza stampa e prodotti in esposizione veramente di grande qualità che dovrebbero comprarsi a non meno del 30 per cento in meno del prezzo corrente.

Via i trasporti alle piattaforme nazionali, via gli intermediari, via i grossisti, via gli speculatori. “Io produco e tu compri” sembrerebbe il motto di queste innovative strutture commerciali. Naturalmente le grandi catene dei supermercati correranno ai ripari e sappiamo già che alcune grandi strutture commerciali stanno organizzando mercati paralleli che nessuna legge vieta anche all’interno delle superfici di vendita purché la merce sia di qualità, i prezzi vantaggiosi per l’acquirente e la vendita effettuata dai veri produttori. I rapporti tra struttura e produttori non interessano il pubblico che potrebbe trovare il suo vantaggio anche in quelle dei contadini.

Ma torniamo al mercatino per vedere come lo stand istituzionale e gli altri 11 locali per 22 produttori potrà reggersi per capire come il Comune di Ragusa, uno dei pochi in Sicilia ad avere fruito della normativa (e dei contributi regionali)  possa vincere questa battaglia. Una volta tanto il vostro cronista è ottimista, ciò che non succede, purtroppo, spesso.

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