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NON CONOSCE SCONFITTE LA PASSALACQUA SPEDIZIONI
03 Dic 2012 15:59
La Passalacqua Spedizioni Ragusa vince la decima partita consecutiva e ora è l’unica squadra di serie A imbattuta, visto che nel girone Nord anche il San Martino di Lupari è stato costretto alla resa. Il successo contro Battipaglia vale anche la qualificazione alle fasi finali di Coppa Italia che quest’anno si disputeranno a fine campionato.
Se sabato le biancoverdi dovessero battere le giovanissime del College Italia potranno anche laurearsi campioni d’inverno con due turni d’anticipo. La partita di ieri è stata l’ultima gara casalinga dell’ano solare e le ragazze di coach Molino ci tenevano a a congedarsi dal proprio caloroso e affezionato pubblico con un nuovo successo.
L’impresa è riuscita ma merito va anche a Battipaglia che per metà gara è riuscita a tenere viva la partita. In avvio, le campane ribattono colpo su colpo. Con la loro zona bagnano le polveri alle padrone di casa (3/10 da due e 1/6 da tre al 10’) che trovano continuità solo con Pelagia Papamichail. Al 10’, tuttavia, Battipaglia è avanti anche grazie a due bombe di Elena Giovanna Ramò che ci teneva a fare bella figura davanti a coach Nino Molino che l’ha voluta nella sua nazionale Under 20. La Passalacqua trova però subito a inizio del secondo quarto un’azione da tre punti di Papamichail e i primi punti di Paola Mauriello che, con una conclusione da tre, bissata da un canestro di Anna Caliendo fissa un parziale di 8-0 (19-13 al 13’) che rovescia l’inerzia della gara. Il quintetto di Del Re resta comunque aggrappato alla partita anche se ora la Passalacqua ha delle soluzioni anche dal perimetro con la stessa Mauriello (9 punti in questo secondo parziale), Anna Caliendo e Agnese Soli.
Al riposo lungo si va sul 27-25 e nello spogliatoio coach Molino chiede più concentrazione in difesa e spiega come rendere più fluide le azioni offensive. Milica Micovic segna subito i primi punti della sua partita, imitata da Mauriello (nove punti in cinque minuti) e Anna Caliendo con Di Battista, Orazzo e Traffers che provano a non far scappare Ragusa che al 25’ è però già avanti di nove (42-31) e nel finale di tempo accelera ancora con Papamichail che risulta incontenibile anche per l’ottima Kourtney Traffers. L’ultimo quarto inizia sul 46-33 e non ha praticamente storia anche perché Battipaglia ha esaurito le energie nervose e Ragusa gioca sul velluto, approfittando anche del calo dell’ex Di Battista e di Traffers.
Le statistiche finali confortano le impressioni avute sul parquet e incoronano ancora una volta la prestazione di Pelagia Papamichail. Il centro greco, suggerito alla società proprio da coach Nino Molino, ha spostato verso l’alto gli equilibri di questa squadra mettendo a disposizione delle compagne la propria classe ma anche assumendosi le responsabilità che competono a una vera leader nei momenti più delicati delle partite. Ieri ha chiuso con una valutazione di 26 (con 7/11 da due, 3/3 ai liberi e 12 rimbalzi). Non semplice soprattutto quando si ha di fronte Kourtney Traffers, migliore rimbalzista della serie A2 e giocatrice con la più alta percentuale tra minuti giocati e punti messi a segno. Pelagia Papamichail ha però spiegato a tutti perché Molino l’ha voluta a Ragusa per prendere il posto non di una qualunque, ma di quella fuoriclasse autentica che risponde al nome di Clarisse Machanguana.
Soddisfatto a fine gara il presidente Gianstefano Passalacqua: «Ci tenevo in particolare a questa vittoria ‒ rivela ‒ perché lo scorso anno proprio Battipaglia ci aveva tagliato le gambe. La squadra ha dimostrato tutto il suo valore confermando la bontà di tutte le nostre scelte e annichilendo anche avversarie, come l’ex Di Battista, con il dente avvelenato. Ora guardiamo avanti e aggiungiamo ai nostri obiettivi anche la Coppa Italia che si disputerà a fine stagione e non creerà interferenze con i ritmi del campionato. Appena si conoscerà la griglia completa della squadre partecipanti, intendo offrire alla Lega e alla Federazione la nostra candidatura per ospitare a Ragusa le Final-Four di Coppa Italia».
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