È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
NESSUN ALLARME PER GLI SPARUTI EPISODI DI FRODI ALIMENTARI
23 Ott 2010 14:27
La vicenda del sequestro di un caseificio, di un’azienda agraria per motivi fiscali, del pomodorino algerino o tunisino o marocchino spacciato per pomodorino ciliegino di Pachino, di Vittoria, di Donnalucata o di Santa Croce, il sequestro di quasi tre tonnellate di mozzarelle in uno stabilimento ragusano per presunta frode in quanto prodotte con cagliata della Lituania ma confezionate con marchio ragusano, il commercio di quintali di limoni prodotti in sistema biologico nelle nostre aziende agrumicole e provenienti invece dall’Argentina, ci hanno indotto a chiedere al Prefetto di Ragusa una breve ma significativa intervista sul significato di questi episodi e se le “scoperte” di Polizia Provinciale, Carabinieri dei Nas, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, servizi Repressioni Frodi, e financo di qualche Polizia municipale della provincia possono costituire la cartina del tornasole di un “imbarbarimento” di metodo delle attività produttive agroalimentari nella nostra provincia che possa costituire una sorta di allarme sociale o se si tratta invece dei risultati di una intensificata attività di controllo e comunque sempre di dimensioni per così dire fisiologiche e tali da non costituire un problema vero.
La prima risposta del Prefetto è che “si tratta di risultati che derivano da un attento e continuo coordinamento della Prefettura e le forze dell’ordine e tra noi e le procure dei Tribunali di Ragusa e Modica cui gli organi di Polizia giudiziaria riferiscono sulle loro indagini. Sappiamo delle vere eccellenze delle produzioni delle aziende agroalimentari iblee non solo in ambito locale e nazionale ma anche europeo (basta guardare l’esportazione verso il nord Europa dei nostri prodotti) ed appunto per questo occorre adottare la massima attenzione perché le aziende sane, nella quasi totalità, della provincia siano tutelate e salvagurdate nel loro lavoro affinché sparuti gruppi di operatori poco “attenti” al rispetto delle norme rendano inutile questo sforzo di tantissime persone che in questi momenti di crisi globale devono avere il massimo supporto istituzionale nel loro difficile lavoro di garantire la massima qualità dei prodotti”.
E sul possibile allarme sociale? “Nessun allarme sociale, né preoccupazione devono generare questi risultati di ispezioni e controlli ed anzi le dirò che le attività delle forze di Polizia saranno intensificate al massimo con l’obiettivo di pervenire al totale scoraggiamento di attività illecite o illegali nel delicato settore dell’agroalimentare, sempre, ovviamente, nel solco della sinergia istituzionale con l’ Autorità giudiziaria cui spettano in definitiva i giudizi sull’attività investigativa della Polizia giudiziaria o delle Forse dell’ordine. Quindi nessun allarme per la popolazione, i consumatori, i cittadini e la quasi totalità delle stesse imprese sane ed oneste del territorio perché su questo versante la nostra attenzione è massima per i motivi che le accennavo prima”.
Inutile dire che dopo tanta chiarezza e determinazione del Prefetto di Ragusa Francesca Cannizzo un bella dose di maggiore tranquillità si può e si deve avere.
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