È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
NELLO STILE SOBRIO MA INTENSO DEL PREFETTO CAGLIOSTRO LA RICORRENZA NEL CAPOLUOGO IBLEO
02 Giu 2012 15:32
Le Associazioni combattentistiche e d’arma schierate in Piazza San Giovanni a Ragusa, le maggiori autorità religiose, civili e militari discreto pubblico e alle dieci in punto l’arrivo del Prefetto di Ragusa S.E. dott.ssa Giovanna Cagliostro estremamente incisiva e attualissima nella sua allocuzione alla gente iblea. Accompagnata dal Comandante della capitaneria di porto di Pozzallo come Ufficiale più alto in grado della provincia ed attesa dal Commissario alla provincia Giovanni Scarso, dall’ex presidente Franco Antoci e da tutti i sindaci dei comuni Iblei il Prefetto Cagliostro ha interpretato il suo ruolo di rappresentante del Governo in provincia con uno stile sobrio, elegante e profondamente partecipativo ad una ricorrenza che tutti speriamo abbia un significato come i tempi attuali reclamano, specie per le nuove generazioni e per chi soffre come la popolazione dell’Emilia-Romagna persone alle quali la dott.ssa Cagliostro ha rivolto il suo saluto e la sua vicinanza non formale.
Una cerimonia che lo staff dirigenziale della Prefettura ha organizzato con impeccabile precisione e nei minimi particolari persino nel dotare la stampa di tutta la documentazione necessaria a descrivere i vari momenti della cerimonia che è poi proseguita nei saloni del palazzo del Governo di via Mario Rapisardi dove sono state assegnate le onorificenze.
Ma ecco le varie fasi della Ricorrenza con la lettera ai Prefetti del presidente della repubblica Giorgio Napolitano, l’allocuzione del Prefetto e la traccia delle onorificenze.
MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Cari Prefetti,
nella ricorrenza del 2 giugno, desidero rivolgermi, per Vostro tramite, a tutti coloro che, in una fase cruciale per il futuro del Paese, sono chiamati a svolgere pubbliche funzioni nel territorio.
E’ indispensabile che quanti operano nella pubblica amministrazione – in special modo coloro che ricoprono incarichi dirigenziali – sappiamo interpretare con lucida determinazione il proprio ruolo, assecondando con rinnovato impegno il percorso delle riforme già avviate, per dare risposte concrete e tempestive ai problemi dei cittadini.
In questa direzione, Voi Prefetti siete chiamati a svolgere il delicato compito di promozione e raccordo che la legge Vi affida, soprattutto per far sì che, nel territorio vi sia, da parte di tutte le Istituzioni, il massimo sforzo di convergenza sugli obiettivi di razionalizzazione e semplificazione degli apparati amministrativi e di trasparente ed oculata gestione delle risorse.
Ma è soprattutto nelle primarie funzioni di garanzia che il Vostro apporto sarà determinante nel tutelare i diritti di cittadinanza e nel valorizzare le straordinarie potenzialità del nostro Paese.
Massima attenzione va, in proposito, rivolta al disagio dei soggetti più esposti alla grave congiuntura economica, al comprensibile malessere di tanti giovani incerti del loro futuro, per attivare ogni possibile iniziativa tesa a rendere operante un essenziale tessuto di coesione sociale, venendo incontro alle esigenze di chi versa in difficoltà, talvolta drammatiche, e sollecitando, a tutti i livelli, una comune responsabilità e solidarietà.
In particolare non manchi alle Comunità recentemente colpite dal terremoto ed a quelle ancora provate da altri eventi disastrosi, la solidale vicinanza dell’intera Nazione.
Fondamentale sarà, infine, l’impegno volto a prevenire e contrastare con fermezza i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli apparati amministrativi ed a sviluppare e sostenere le misure anticorruzione, vigilando con altrettanta fermezza su ogni tentativo di alimentare la violenza o far riemergere la minaccia eversiva.
Confidando che, uniti, sapremo superare anche le presenti difficoltà, rivolgo a Voi Prefetti ed a tutti coloro che con Voi celebrano l’anniversario della Repubblica il più intenso augurio di buon lavoro.
Giorgio Napolitano
ALLOCUZIONE DEL PREFETTO CAGLIOSTRO
Buongiorno alle Autorità civili, militari, religiose ed ai cittadini tutti qui presenti ai quali rivolgo i miei sentimenti di saluto e di gradimento per aver voluto partecipare alla cerimonia odierna con la quale celebriamo insieme un evento che ha decisamente segnato la storia contemporanea del nostro Paese, la fondazione della Repubblica.
Questo giorno, anniversario della nascita della Repubblica, rappresenta per noi la più importante occasione per ricordare ciò che 66 anni fa, il 2 giugno del 1946, ha significato per la Nazione; ma ritengo che sia anche il momento ideale per riflettere sulla attualità dei principi ispiratori della nostra Carta Costituzionale e sui valori fondanti che hanno portato alla nascita della Repubblica: democrazia, libertà, tutela dei diritti inalienabili di ogni singolo individuo, valori che hanno consentito all’Italia di intraprendere quel cammino in virtù del quale oggi essa si colloca tra le grandi nazioni moderne.
Democrazia, partecipazione, eguaglianza, pari dignità fra i cittadini, principi, questi, costituzionalmente garantiti che nella presente situazione caratterizzata da tensioni sociali connesse alla attuale congiuntura economica, costituiscono fonti primarie cui ispirarsi nell’agire quotidiano, una guida certa per orientare le Istituzioni al continuo cambiamento.
La celebrazione del 2 giugno costituisce un momento per rivalutare e rammentare il nostro patrimonio di tradizioni e la nostra identità nazionale, anche alla luce delle responsabilità che abbiamo: consegnare il ricco patrimonio di questo Paese alle nuove generazioni, affinché le stesse siano consapevoli della dignità ed identità di essere cittadini dell’Italia e ora anche dell’Europa.
Da quel 2 giugno 1946, giorno nel quale il popolo italiano si pronunciò con il referendum istituzionale per la fine della monarchia, le istituzioni repubblicane hanno promosso le condizioni per la pacifica convivenza del nostro popolo e lo sviluppo delle sue potenzialità di progresso in una cornice di democrazia partecipativa e di giustizia sociale.
Oggi, in questa piazza, strette intorno al tricolore, simbolo dell’unita’ nazionale, vedo tutte le componenti istituzionali e della società civile, punto di riferimento per i cittadini che in esse ripongono la fiducia nell’ottica di un rafforzamento della democrazia.
In questa solenne cerimonia, il mio più sentito pensiero va ai cittadini italiani, militari e non, che difendono il diritto di ogni uomo di vivere nella libertà e nella sicurezza, operando con impegno, sacrificio e senso del dovere per salvare vite umane, come ci dimostrano i tragici avvenimenti che hanno colpito l’Emilia Romagna.
Ed oggi il pensiero non può non andare alle famiglie colpite, nei loro affetti, dal sisma ed alla popolazione tutta di quei territori cui, in questa circostanza, desidero esprimere la vicinanza di tutti noi.
Sono certa che il forte senso di unità nazionale emerso dalle recenti celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia consentirà a tutti coloro che in questo momento sono impegnati in quei territori di considerare la celebrazione di questo 2 giugno, quale momento di grande comunione e solidarietà di tutta la società civile che con fiducia affronta la sfida dell’emergenza insorta con il terremoto.
In questo quadro, la Prefettura, in sinergia con le altre Istituzioni locali e centrali, svolge nella sua azione quotidiana un ruolo di raccordo e di mediazione tra le diverse componenti sociali, sia al fine di prevenire tensioni e turbative, ma anche allo scopo di preservare e migliorare le condizioni di sviluppo economico e sociale del territorio, dedicando altresì una particolare attenzione alle fasce più deboli della società, favorendo nel contempo un più stretto rapporto con il mondo delle categorie produttive, allo scopo di sostenerle per la loro indispensabile competitività che i mercati richiedono.
In questo contesto, recependo il monito lanciato più volte dal Capo dello Stato, abbiamo il dovere di dare un nuovo slancio alla partecipazione costruttiva di tutte le componenti istituzionali e sociali per dare vita ad un processo virtuoso di crescita sociale, economica e culturale del nostro Paese.
Deve farsi strada il convincimento che, per affrontare al meglio i problemi della competitività e della crescita occorre lavorare insieme con progetti condivisi che vedano le Istituzioni affiancare il mondo produttivo per riuscire a coniugare, a beneficio di tutti, competitività e coesione sociale, crescita economica e tutela del lavoro, redditività e legalità.
L’unità di intenti è più che mai indispensabile e concorre a rafforzare il convincimento che le decisioni vanno prese a beneficio di tutti.
Anche la Pubblica Amministrazione, la cui funzionalità è indispensabile alla vita della collettività, deve fare la sua parte ed improntare la propria azione ai principi di economicità.
Il processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione deve passare anche attraverso il canale obbligato della produttività e della efficienza, legata sempre alla valorizzazione del capitale umano ed alla costante organizzazione degli assetti, per ottimizzare i risultati e privilegiare il criterio del merito.
Infine, sento di rivolgere un grazie speciale agli uomini e donne, delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco, sapientemente diretti, che svolgono la loro azione a costante presidio della sicurezza e dell’ordinato vivere civile, che con la loro incisiva azione hanno posto in essere un efficace sistema integrato di sicurezza in cui, pur nella loro autonomia dei rispettivi ruoli, hanno contribuito a rafforzare e rendere validi i livelli di protezione idonei a difendere la parte viva, sana ed onesta della nostra società.
Un grazie a quella parte della società civile vero e proprio pilastro della democrazia costituita dal mondo del volontariato, la cui forza è nel servizio agli altri e nella solidarietà elemento questo di coesione dell’intera comunità nazionale.
Sono sicura che insieme supereremo le difficoltà del momento, ritrovando lo slancio e la fiducia nelle capacità, nell’energia culturale e sociale che da sempre animano la gente di questa terra, ricca di sentimenti solidi e genuini.
Con questi sentimenti di sincera fiducia in questo Paese, rivolgo a tutti un invito a sentirsi protagonisti dei cambiamenti, manifestando nel contempo un caloroso pensiero di Buona Festa della Repubblica.
Viva l’Italia
Viva la Repubblica
ONORIFICENZE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Maurizio ALLU’, residente a Ragusa.
Maresciallo Aiutante della Guardia di Finanza, presta attualmente servizio presso il Nucleo di Polizia Tributaria di Ragusa. Arruolatosi nel 1989, si è sempre distinto per le elevate capacità professionali e l’alto senso del dovere, ottenendo numerosi riconoscimenti.
Già volontario nel gruppo giovanile della Croce Rossa Italiana, ha disimpegnato di recente il ruolo di Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Santa Croce Camerina.
(Consegnano l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana il Prefetto Giovanna Cagliostro e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Francesco Fallica)
Gaetano D’AMICO, residente a Monterosso Almo.
Ispettore Capo della Polizia di Stato, è entrato nell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza nel 1987. Attualmente espleta attività lavorativa nell’ambito dell’Ufficio Digos della Questura di Ragusa.
Negli anni di servizio, per la lodevole attività svolta, ha conseguito diversi riconoscimenti.
Appassionato d’arte, nel tempo libero si dedica alla pittura ed al disegno. Ha realizzato diverse opere donate ad associazioni di volontariato per iniziative di solidarietà.
(Consegnano l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana il Prefetto Giovanna Cagliostro e il Questore Filippo Barboso)
Silvestro DI GIORGIO, residente ad Acate.
Maresciallo Aiutante dell’Arma dei Carabinieri, Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza. Arruolatosi nel 1987, ricopre attualmente l’incarico di Comandante della Stazione Carabinieri di Acate.
Nel corso della carriera ha ricevuto svariati riconoscimenti, tra i quali le ricompense per l’opera prestata nelle missioni di pace in Kosovo e in Iraq.
Impegnato anche nel sociale, collabora attivamente ad iniziative in favore di persone bisognose.
(Consegnano l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana il Prefetto Giovanna Cagliostro e il Comandante Provinciale dei Carabinieri Salvatore Gagliano)
Giovanni MINARDO, residente a Modica.
Luogotenente della Guardia di Finanza, si è arruolato nel 1983 ed è attualmente in forza al Comando Provinciale di Ragusa con l’incarico di Capo Sezione del Personale e Affari Generali.
Per il suo fattivo impegno professionale, ha conseguito numerose ricompense e benemerenze.
(Consegnano l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana il Prefetto Giovanna Cagliostro e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Francesco Fallica).
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