MODICA, CONSIGLIO COMUNALE: “… L’AGUZZINO SI RAPPRESENTA VITTIMA !”

Che il Sindaco Antonello Buscema potesse arrivare a tal punto, cioè a “mettere sotto accusa e sul banco degli imputati” l’intero consiglio comunale di Modica (maggioranza ed opposizione)“, da lui in questi 4 anni “irriso e mortificato”, non l’avremmo mai potuto neanche lontanamente immaginare.

LA VERITA’ è quella che troppe volte ha tentato di nascondere, cioè che la maggioranza non è mai esistita, in quanto ibrida e fittizia! Sono tante le circostanze che lo dimostrano in modo inoppugnabile (es. azzeramenti in giunta, polemiche tra PD e MPA, reprimende Riccardiane, etc.). 

Intanto è certo che: 

1) il dovere di garantire il numero legale è sempre della maggioranza; 

2) con troppa spigliatezza (poco più di 5 minuti dall’orario convenuto) nella seduta incriminata è stato chiamato l’appello e verificata la mancanza del numero legale; 

3) il blitz sbrigativo anticonsiglio quasi certamente nasconde “mal di pancia” fra i vari livelli istituzionali della “cosiddetta maggioranza”; 

4) l’organo rappresentativo dell’intera Città di Modica, il consiglio comunale cioè, è stato privato della visibilità e della informazione nei confronti dei Cittadini allorquando non si è più consentita la ripresa televisiva dei lavori consiliari, mentre nel contempo sono stati ampliati a dismisura “comunicazione e marketing” del Sindaco; 

5) si evidenzia come piccata la risposta, a distanza di tempo, al Presidente Avv. Scarso che rimproverava all’Amministrazione il non riconoscimento del ruolo del consiglio comunale.

Per l’ennesima volta “… sceccu zuoppu pigghia vantaggiu …”!

Dopo avere volutamente ed a più riprese “espropriato il consiglio comunale delle prerogative e delle attribuzioni di Legge”, Antonello Buscema chiede al consiglio di “avere rispetto di se stesso” sol perché alcuni consiglieri, e non pochi di maggioranza, sono arrivati in leggerissimo ritardo, quando anche nel recente passato, in ragione della Sua convenienza del momento, i tempi di attesa sono stati di gran lunga superiori a quelli “canonici”.

Quando meno te lo aspetti arriva la “stilettata alla nuca da parte del Sindaco”, di chi invece dovrebbe “vergognarsi per le accuse infamanti rivolte al massimo consesso”: … effetto boomerang!

Se il Buon, si fa per dire, Antonello Buscema non “CHIEDERA’ SCUSA” all’intero consiglio comunale, saremo costretti a ricordargli le Sue prevaricazioni nei confronti del consiglio medesimo.

Anziché volere apparire “vittima”, e non lo è mai realmente stato (per finta si e parecchie volte), Buscema ammetta le Sue forzature tendenti ad estromettere il consiglio non solo dai processi decisionali che interessano la Città, ma anche nelle materie proprie in modo esclusivo.

La smetta con la supponenza e l’ipocrisia, non degne per un cattolico che non perde l’occasione di professarsi tale!

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