Mangiare cibo vero, vivere a lungo senza ammalarsi, niente zuccheri: Franco Berrino a Ragusa e “Il mandala della vita”. VIDEO

Poter ascoltare dal vivo una presentazione del dottor Franco Berrino, medico ed epidemiologo, è una fortuna, un privilegio ed un onore. Ed è successo ieri, al teatro Perracchio di Ragusa, in una sala gremita di ascoltatori, appassionati, curiosi.


In origine l’evento, organizzato dall’associazione librai di Ragusa, si doveva svolgere alla biblioteca “G. Verga” di via Zama. Ma le richieste di partecipazione sono state talmente numerose che si è preferito effettuare la presentazione all’interno del Perracchio, sempre nel rigoroso rispetto delle norme anti-covid.
Franco Berrino è un uomo che ispira serenità ed equilibrio, oltre ad essere una persona molto gentile. E’ anche un uomo dotato di una certa ironia, perché la prima cosa che ha detto poco prima della presentazione è stata: “Speravo di trovare il caldo qua”, riferendosi alle gelide temperature di questo inizio d’inverno, anche nel profondo sud.


Insieme ad Enrica Bortolazzi ha presentato il suo ultimo libro, scritto a quattro mani con la socia dell’associazione “La grande via”: “Il mandala della vita. 12 leggi per ritrovare l’armonia e la felicità”. E davvero, se tutti seguissimo queste semplici regole, potremmo riscoprire non solo la gioia insita nelle piccole-grandi cose che ci circondano, ma anche invecchiare senza il rischio di ammalarci di quelle che sono state definite la piaga del nostro secolo, ovvero le malattie metaboliche (diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari), semplicemente riscoprendo il “cibo vero” e abbandonando tutti i cibi trasformati dall’industria alimentare, che poi invece sono la base dell’alimentazione della stragrande maggioranza della gente.


Durante la presentazione, Berrino annuncia un’indiscrezione: si sta pensando, infatti, di fondare una casa della Grande via anche nel ragusano. L’ipotesi si sta valutando in questi giorni, visto che Berrino e la Bortolazzi si trovano in zona.
Il libro presentato ieri sera, è sicuramente diverso rispetto agli altri scritti da Berrino: realizzato durante il lockdown, il mandala è il cerchio, ovvero il simbolo sacro che unisce la terra al cielo ed è un segno grafico che si ritrova in tutte le culture religiose e le filosofie del mondo: “Ho trovato incisioni di cerchi anche nella cava d’Ispica”, spiega Berrino, a testimonianza di come tutti i popoli del mondo si siano occupati di questo segno.


Le 12 leggi intercettate sono state pensate per vivere bene e il libro racconta esperienze personali e interviste: un viaggio attraverso le antiche sapienze in cui è stato possibile riscontrare un comune denominatore: se ci si attiene alle regole universali, si vive bene. Se invece ci si allontana da queste regole, l’uomo perde sé stesso e smarrisce la via.
“Questo è un tempo di disorientamente e abbiamo cercato di capire se all’interno di un caos, ci può essere un punto da dove ripartire”, spiega Enrica Bertolazzi.


Tre sono le vie a cui attenersi e già note per il pubblico che segue da tempo Berrino: “La via del cibo, del movimento, della spiritualità. A queste si può aggiungere quella del cuore.
Il libro, tra l’altro, è stato dedicato a Franco Battiato, grande ricercatore delle vie spirituali e studioso di popoli.
E parlando della via del cibo, Berrino spiega: “Bisogna custodire il corpo come tempi dell’anima per questo noi abbiamo fondato la grane via per la longevità e la salute”.


Questo è un punto centrale in tutta la filosofia di Berrino, dovuta anche alla sua formazione medica e al fatto di essere stato per anni il direttore dell’Istituto dei tumori di Milano. La questione che dovrebbe riguardarci, infatti, non è soltanto quella di vivere, ma di vivere bene e di invecchiare senza ammalarsi. Secondo Berrino, infatti, il cibo che oggi mangiamo è completamente cambiato negli ultimi 70 anni e non si è mai mangiato prima. Per questo, suggerisce di tornare a mangiare “vero cibo” e non al cibo trasformato, che nulla ha a che vedere con il cibo.
E in tema di malattie e alimentazione, non poteva mancare un riferimento al covid: Berrino, infatti, spiega: “Nessuno ha dato fin’ora delle vere informazioni su come non ammalarsi”. E porta a supporto importanti studi scientifici che hanno denotato come il 97% delle persone ammalate di covid aveva già malattie pregresse serie come diabete, obesità e altre malattie legate al cibo, cioè malattie metaboliche.


Secondo Berrino, infatti, il vero problema della nostra alimentazione è l’eccesso di glicemia nel sangue: “Tenere la glicemia bassa aiuta a non ammalarsi. Si dovrebbe mangiare come si mangiava in Sicilia 70 anni fa: pasta e fave, farine macinate a pietra, verdure. Il cibo animale era decisamente occasionale”. Cereali integrali, frutta e verdura, dunque, aiutano a mantenere la glicemia bassa e quindi ad evitare che il nostro sistema immunitario non funzioni correttamente: “I globuli bianchi lavorano male con gli eccessi di zucchero”. E a proposito di zuccheri, Berrino spiega come le bevande zuccherate e le bevande zero (che poi sono la stessa cosa, visto che non contengono zucchero ma aspartame), siano davvero un grande male che colpisce soprattutto i bambini, visto che si è studiato che sono loro la fascia più a rischio d’obesità in questo momento, soprattutto al sud.


Ma la via del cibo non basta. Per vivere bene bisognerebbe tornare a contatto con la terra, con la natura, amare smisuratamente donando e comprendere che la morte, la vera dimenticata della nostra epoca, è solo una grande avventura, il passaggio attraverso il mistero. Altra legge da seguire è quella della gratitudine: riconoscere che ciò che noi abbiamo è tanto, tantissimo. Siamo enormemente ricchi. Infine, uno sguardo alla vecchiaia: oggi, la vecchiaia, è considerata quasi una cosa triste, mentre in tutte le culture del mondo, prima, la persona anziana era molto rispettata. Ma la sfida è diventare vecchi senza ammalarsi. Per Berrino, infatti, prendiamo troppi farmaci, fin dalla più tenera età. Ai bambini vengono somministrati troppi antibiotici anche non necessari e poi spiega: “Sapete quali sono i medicinali più venduti in italia? Quelle contro l’acidità e il reflusso gastrico”. In parole povere, si tratta di un circolo vizioso: cibo spazzatura uguale mal di stomaco e quindi medicina contro il mal di stomaco.


Berrino però insiste su un punto: “La salute non è un diritto, piuttosto è un diritto avere l’assistenza sanitaria. La salute è una nostra precisa responsabilità”.
Infine l’augurio affinchè tutti noi possiamo realizzare il nostro mandala della vita che potrà aiutarci a trovare il senso della nostra esistenza.

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