L’ultimo toccante saluto al cantastorie Giovanni Virgadavola

Si sono celebrati stamani, presso la Basilica di San Giovanni a Vittoria, i funerali di Giovanni Virgadavola.
L’intera Sicilia, e in primis Vittoria, la sua città, e la provincia di Ragusa, piange Giovanni Virgadavola, cuntastorie e carrettiere, morto all’età di 82 anni. Era stato ricoverato in ospedale a seguito di un malore. Cultore e divulgatore della storia e della tradizione locale, Virgadavola era notissimo cantastorie e pregiato carrettiere. Una passione che ha coltivato per tutta la vita, riuscendo a creare perfino il museo del carretto a Vittoria e a raccontare, le con le sue tele, le tante storie della Sicilia.

Una perdita immensa per la provincia iblea, un uomo che aveva sempre cercato, con il suo essere affabile e schietto, ma soprattutto simpatico, di tramandare i cunti di una volta alle giovani generazioni. Era sbarcato su youtube e sui social con questo intento. La città di Vittoria lo ha salutato per l’ultima volta stamani, alle ore 10,30 nella Basilica di San Giovanni. L’Amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino. “Giovanni Virgadavola, un grande vittoriese, testa cuore e parola della cultura contadina, riconosciuto come testimone vivente e valore universale dall’Unesco , e’ venuto a mancare – spiega il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello – La città’ perde uno dei suoi figli più’ grandi più’ genuini più’ veri. A nome dell’intera cittadinanza esprimo le più’ sentite condoglianze alla famiglia”. Cordoglio arrivato da più parti, da amici, conoscenti, parenti e anche da alcuni esponenti politici.

Fratelli d’Italia Vittoria ha diramato una nota con cui si esprime cordoglio: “Se ne va un uomo che con passione e amore ha raccontato la nostra storia perpetuando tradizioni e cultura. Una miniera di energia e amore per Vittoria che mancherà tutti noi. La nostra comunità dovrà fare di tutto per perpetuare la sua memoria e preservare quanto si è sforzato di divulgare nel corso di tutta la sua vita”. E di recente un riconoscimento straordinario per lui, grande cultore del dialetto siciliano. Con lettera protocollo 1777 della Regione siciliana, Assessorato ai beni culturali, ha infatti reso noto a Virgadavola, che è stato iscritto nel Registro delle Eredità immateriali della Sicilia. Libro dei Tesori Umani Viventi.

Un riconoscimento questo, che hanno ottenuto pochissime persone in Sicilia e primo nella provincia di Ragusa. Commovente il ricordo che ne fa la trasmissione siciliana Saikè che lo aveva avuto ospite: “Tutta la Sicilia piange la scomparsa di Giovanni Virgadavola. Non era solo uno degli ultimi cantastorie, ma un vero e proprio studioso del carretto siciliano, poeta e pittore. Dal padre aveva ereditato l’arte dei “cunti”, i racconti che faceva a casa la sera, tornando da una giornata di lavoro nei campi. Di quei racconti, Giovanni Virgadavola aveva saputo cogliere la profondità del significato, facendone una vera e propria missione, per tramandare i “cunti” e con essi la storia, i costumi e le tradizioni di quella Sicilia del tempo che fu”.

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