L’ONOREVOLE LEOLUCA ORLANDO A RAGUSA E VITTORIA

23 Mag 2011 10:28

Intenso, anche se breve, nell’arco del solo pomeriggio di domenica 22 maggio, il tour ibleo del portavoce nazionale dell’Italia dei Valori, On. Leoluca Orlando che, con tutta la ricchezza della sua esperienza e della sua specificità siciliana, ha valuto essere presente nella nostra provincia, per le scadenze elettorali delle amministrative di Ragusa e Vittoria e  dei referendum del 12/13 giugno.

Dopo la visita al centro di eccellenza del Corfilac, Orlando ha tenuto un comizio a Vittoria in piazza G.Matteotti e quindi si è spostato a Marina di Ragusa, per parlare in Piazza Duca degli Abruzzi, dove, nonostante l’ora ormai tarda (erano le 20 di sera), la giornata ventosa che aveva scoraggiato i ragusani dalla solita passeggiata domenicale nel centro balneare, era tuttavia presente una nutrita rappresentanza di  dirigenti quadri iscritti e simpatizzanti di Italia dei Valori e degli altri partiti della coalizione del centrosinistra.

Il parlamentare nazionale era accompagnato dal vice coordinatore regionale e coordinatore provinciale di Italia dei Valori, Giovanni Iacono, che lo ha presentato con parole non solo di stima ma soprattutto di grande affetto, rivolgendosi ad Orlando come maestro di una grande stagione di cambiamento e di valori etici e morali da portare nella politica e nella amministrazione della cosa pubblica. Orlando da parte sua, appassionato irruento ed umano come al solito, non ha lesinato gli amichevoli consigli di ex sindaco di Palermo al candidato sindaco del centrosinistra di Ragusa, Sergio Guastella, salito sul palco per accoglierlo.   

Un sindaco deve assicurare – ha ricordato Orlando – la sua presenza per l’intero arco delle 24 ore e deve essere per i suoi concittadini il punto di riferimento anche per quell’ottanta per cento di questioni che non sono di sua competenza.

“Il sindaco non deve mai dimenticare che i voti, in Sicilia, si ottengono minacciando pagando toccando e se minacce e soldi e/o favori non ci appartengono –   ha continuato Leoluca Orlando – ci rimane il toccare, inteso come vicinanza e condivisione con i nostri concittadini. Il tutto senza dimenticare le proprie radici ma avendo anche le ali per spaziare lontano”.

E su queste parole, radici ed ali, il pensiero dei presenti è  riandato alla indimenticabile e non dimenticata primavera palermitana di cui Leoluca Orlando fu artefice in una stagione unica e (forse) irripetibile.