L’AUTUNNO CALDO DEI NO MUOS RIPARTE DA NISCEMI

Parte la stagione di mobilitazione contro le antenne militari. I responsabili del gruppo No Muos di Acate sono tra i promotori ed organizzatori di un grande presidio di tre giorni, dal sette al nove di settembre, presso la Sughereta di Niscemi luogo in cui sorgeranno le parabole Muos e dove esistono già ben quarantuno antenne NRTF le cui onde elettromagnetiche superano i limiti consentiti. L’evento sarà occasione non solo per monitorare da vicino l’andamento dei lavori ma anche per svolgere attività di contro informazione e presenza attiva sul territorio.

“A 30 anni dalle grandi mobilitazioni popolari contro l’installazione degli euromissili a Comiso vogliamo opporci a chi minaccia le nostre vite e riprendere in mano ora il nostro futuro” – spiega Alfio Arcidiacono, attivista del coordinamento No Muos di Acate – “Con questa manifestazione vogliamo che si revochi l’installazione del MUOS e si smantellino le quarantuno antenne NRTF esistenti a Niscemi. Noi del movimento No Muos di Acate vogliamo che si taglino le crescenti spese militari per le guerre neocoloniali, invece di colpire settori nevralgici del nostro Paese come ad esempio Università e Sicurezza. Impediamo” – conclude Arcidiacono – “che la nostra isola continui ad essere un avamposto di guerra, mobilitiamoci tutti per una Sicilia ponte di pace e cooperazione fra i popoli e per un Mediterraneo mare di pace.” Secondo lo stesso Arcidiacono una svolta possibile e concreta è rappresentata dall’ audizione in Commissione Difesa alla Camera dei Deputati, “La convocazione a Roma arriverà a breve e sebbene la nostra fiducia nelle Istituzioni vada sempre più spegnendosi bisogna confidare nel buon senso della classe politica”

4 aprile 1982. A Comiso migliaia di donne ed uomini guidati da Pio La Torre manifestavano contro l’installazione di 112 missili nucleari intermedi del tipo “Cruise”. Tanti esponenti di spicco riconobbero la gravità della situazione e mobilitarono le masse e grazie a quella manifestazione la comunità iblea fra tutte riuscì ad ottenere, grazie a La Torre, un grande risultato in termini di salvaguardia del proprio territorio  Oggi a distanza di trentanni il problema Muos di Niscemi è grave tanto quanto Comiso eppure le grandi mobilitazioni, le grandi masse stentano a venir fuori.

Oggi la classe dirigente siciliana che dovrebbe preservare l’isola è in grado di esprimere un nuovo Pio La Torre ? Altri tempi, altri uomini…

 

 

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