L’arte contemporanea del messinese Barchitta nell’Antica Farmacia Cartia a Scicli

L’Antica Farmacia Cartia sposa l’arte. Nel particolare l’arte contemporanea con il site specific di Alessio Barchitta, artista messinese, classe 1991, di Barcellona Pozzo di Gotta che ritorna nella sua Sicilia con un progetto di vita. Un progetto che racconta i suoi tredici anni trascorsi fuori dall’isola. Con “Panacea” Alessio Barchitta inaugura una stagione inedita per l’Antica Farmacia Cartia e per la storia di questa che dura da 120 anni. L’appuntamento per la “prima” è previsto per sabato 25 febbraio. Presentazione alle 17 nel salone delle feste di Palazzo Bonelli-Patanè ed a seguire apertura della mostra fino alle 20. Replica il giorno successivo, 26 febbraio, dalle 17 alle 20. Il progetto è il frutto della collaborazione tra l’Associazione Tanit Scicli ed Attiva Cultural Projects.

La storia dell’Antica Farmacia Cartia che ospita la mostra “Panacea”.

Aperta l’11 luglio del 1902 grazie allo speziale Guglielmo Cartia, dopo una prima sede a Palazzo Porcelli-Battaglia-Veneziano-Sgarlata, nel 1985 si trasferisce nell’attuale sede al piano terra di Palazzo Spadaro. Da tre generazioni i Cartia sono farmacisti e speziali, capaci di curare con erbe e prodotti naturali. Nel 2002 la farmacia cessa la sua attività commerciale ed il 6 aprile 2014, da un’idea e dall’impegno dell’Associazione culturale Tanit Scicli, riapre come sito culturale, inserito nello scenario di Via Francesco Mormina Penna, patrimonio dell’Umanità Unesco. Da nove anni Tanit Scicli si occupa della gestione, della fruizione e dell’allestimento espositivo del sito museale attraverso visite guidate ed iniziative culturali.

L’opera di arte contemporanea di Alessio Barchitta

“Panacea” propone una riflessione sui tredici anni trascorsi da Barchitta lontano da casa interagendo anche con elementi naturali. Tredici calchi della sua gamba destra in argilla cruda realizzati a Milano e spediti via corriere a Barcellona Pozzo di Gotto; tredici pacchi colmi di frammenti e fratture da ricostruire; tredici nuove geografie, tracciate attraverso percorsi lontani e ricerche in loco di piante dalle proprietà magiche o curative, per disegnare, non solo a
a livello formale, nuove cartografie.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it