LA VIA: “TASSARE LE TRANSAZIONI FINANZIARIE PER DIMINUIRE IL CARICO DEI CONTRIBUENTI”

“La tassa sulle transazioni finanziarie è uno strumento che punta a diminuire il carico fiscale sui cittadini e rendere il bilancio europeo meno dipendente dai finanziamenti degli Stati membri”. Ad affermarlo è Giovanni La Via, parlamentare europeo e relatore del bilancio Ue per il 2013, a margine del voto di oggi in seduta plenaria con cui il Parlamento europeo ha approvato con 487 voti favorevoli il testo sulla tassazione delle transazioni finanziarie (Itf).

“Attraverso la tassazione delle transazioni finanziarie –prosegue La Via- vogliamo lanciare un messaggio chiaro: per uscire dalla crisi abbiamo preso decisioni straordinarie e che costano importanti sacrifici ai cittadini, è giusto che anche il mondo della finanza, soprattutto quello che agisce con pratiche speculative, dia il proprio contributo per superare questo momento”.

 

La proposta della Commissione, giudicata positivamente dal Parlamento, è di istituire un’aliquota non inferiore allo 0,1% per le azioni e obbligazioni e allo 0,01% per i contratti derivati. L’imposta sulle transazioni finanziarie sarà applicata ad un ampio ventaglio di strumenti, compresi i prodotti strutturali, per far sì che la pressione fiscale sia ripartita su tutti i soggetti. Secondo recenti studi, il gettito proveniente dall’Itf avrebbe un effetto sulla crescita pari allo 0,25%.

“Le stime delle entrate generate da questa tassa –sottolinea l’europarlamentare siciliano- si attestano sui 57 miliardi di euro e andrebbero in parte a finanziarie il bilancio europeo, rendendolo meno dipendente dai trasferimenti degli Stati, e in parte ai paesi stessi che troverebbero, in questo modo, nuove risorse per sovvenzionare le proprie politiche. In tal senso, è importante che l’Itf sia applicato in tutti i 27 Stati membri e che, in futuro, possa rimodularsi coerentemente a livello europeo”.

 

La tassazione delle transazioni finanziarie vede favorevoli i cittadini europei. Secondo un’indagine condotta da Eurobarometro nel Giugno 2011, infatti, il 61% dei 500 milioni di cittadini dell’Ue è favorevole alla sua introduzione e l’81% di questi vorrebbe vederla applicata a livello comunitario. “E’ chiaro –aggiunge La Via- che questo provvedimento dovrà essere accompagnato da una lotta alla speculazione e alle pratiche scorrette di trading finanziario che passa dall’istituzione di controlli più rigidi. Si tratta comunque –conclude- di una decisione importante di cui beneficeranno cittadini e istituzioni, europee e nazionali”.

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