LA TECNOLOGIA PUO’ “SPOSARSI” CON L’ARTE

05 Ago 2011 12:01

Poco dopo le otto e trenta di venerdi in piazza Duomo a Ragusa Ibla arrivano gli apparecchi “mangiaumido”; li hanno portati due ingegneri del nord, di Milano dove di umidità se ne intendono. Gli “strument” attraverso un processo che è difficile a spiegare ma che anche il vostro cronista ha capito poco, malgrado la perfetta descrizione dei tecnici, assorbono l’umidità della pietra e vanno a chiudere, per così’, dire i rubinetti che alimentano l’umidità, cioè lo stesso basamento della sacrestia ove è allocato il bassorilievo assieme ad una serie di stutuine  che tuttavia devono essere rimosse dai piedi dela Cona anche perchè estranei al complesso monumentale e sicuramente del 1450 circa quindi di due secoli e mezzo antecedenti al terremoto.

Stamani al Duomo il vice sindaco Cosentini ed il gruppo dei restauratori capitanati dall’arh. prof. Adriana Vindigni che, more solito, è stata estremamente precisa nel rispondere assieme ai due ingnegneri ai mille quesiti del vostro cronista. Il resto lo farà il tempo perchè l’azienda che ha fornito l’apparecchiatura in comodato d’uso gratuito per un anno, potrebbe cederlo al miglior prezzo possibile al Comune se i risultati saranno confortevoli e positivi. Le larvate polemniche dei giorni scorsi per ora sono sopite ma chi ha la mente sveglia se ne ricorderà fra un anno. Ma noi che siamo “buonisti” speriamo ardentemente che non avvenga nulla di…spiacevole.