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LA POLIZIA DI STATO ARRESTA 3 TUNISINI PER SPACCIO DI HASHISH
08 Ott 2014 09:52
Uno degli onesti cittadini riferiva che ormai quel gruppo di tunisini si sentiva “padrone” della strada, spacciava sotto agli occhi di tutti per di più davanti ai bambini. Uno dei figli del cittadino che ha contattato la Squadra Mobile ha pure domandato al padre: ma perché quei ragazzi vanno da loro gli danno dei soldi e vanno via?
L’innocenza del bambino ha disarmato il padre che non ha saputo rispondere, era afflitto dalle segnalazioni non raccolte fino a quel giorno. Poi ha deciso di rivolgersi agli investigatori della Polizia di Stato che hanno carpito l’importanza della notizia ricevuta assicurandogli di intervenire in tempi rapidissimi.
È bastata qualche ora di attività di Polizia Giudiziaria degli investigatori della Squadra Mobile per appurare con assoluta certezza che i tre arrestati di origini tunisine, giunti in Sicilia (non a Pozzallo) mesi fa illegalmente a bordo di qualche caretta del mare, erano ben organizzati ed avevano avviato una centrale di spaccio a cielo aperto.
I tre, osservati costantemente da ben 10 poliziotti (per l’occasione si sono finti residenti della zona, clienti dei bar di Via Caucana, del barbiere, del panettiere), avevano messo a punto una catena di montaggio perfetta. Uno faceva il palo, l’altro “agganciava” il cliente che gli faceva solo un cenno con gli occhi ed il terzo prelevava la droga (hashish); una volta dal tombino, l’altra dal cespuglio, l’altra ancora dall’albero, poi dallo stipite della porta, dall’aiuola ed ancora del cestino dei rifiuti, in pratica era nascosta ovunque, così da non avere problemi se controllati e perquisiti da altre Forze di Polizia.
L’attività di Polizia Giudiziaria è iniziata subito dopo pranzo ed i tre arrestati prendevano “servizio” alle 16 circa, chi faceva il palo prima, dopo cedeva la droga e così via, nessuno aveva ruoli ben precisi, tutti facevano tutto e si aiutavano l’un l’altro così da non avere problemi con la Polizia.
Dopo le prime cessioni di stupefacente gli investigatori stringevano la rete, avvicinandosi sempre più ai tre soggetti da catturare, nel contempo altre pattuglie della Squadra Mobile, con l’ausilio della Squadra Volanti, identificavano gli acquirenti che poco prima avevano acquistato la droga raccogliendo le loro dichiarazioni e sequestrando la droga.
Una volta appurato che le prove erano state raccolte a carico dei tre, veniva dato l’ordine di intervenire ed in pochi secondi i tre arrestati si sono trovati faccia terra e manette ai polsi sotto gli occhi increduli dei passanti che non si erano accorti di nulla.
Bloccati gli arrestati e condotti nelle auto di servizio, venivano fatte intervenire le Unità Cinofile di Catania e grazie al pastore tedesco “Lery” ed al meticcio “Jaus” si procedeva a perquisire palmo a palmo tutta la Via Caucana e le vie limitrofe.
Il colore scuro dell’hashish e l’oscurità non giocavano a favore dei poliziotti, per questo solo l’intervento dei cani ha permesso di trovare la droga ovunque, occultata in ogni luogo come già detto.
In pratica gli spacciatori tenevano una parte più consistente in un tombino ed il resto in vari nascondigli creati ad hoc. Quando arrivava il cliente uno dei tre si dirigeva verso il nascondiglio dove era stata piazzata dal complice una “stecchetta”, l’altro faceva il palo e quando c’era il via libera avveniva lo scambio denaro-hashish.
I cani hanno fatto un lavoro incredibile, gli spacciatori rimanevano a bocca aperta considerato che non potevano mai immaginare di essere colti in flagranza, stante il loro ben collaudato sistema e soprattutto che i cani trovassero tutto.
Al termine dell’attività condotta su strada, gli uomini della Squadra Mobile hanno accompagnato, unitamente al personale della Squadra Volanti, gli arrestati in Questura a Ragusa. Al termine delle operazioni di fotosegnalamento da parte della Polizia Scientifica i tre tunisini sono stati tratti in arresto e verranno processati con rito direttissimo, così come disposto dalla Procura della Repubblica.
“La Polizia di Stato non lascia mai inascoltate le richieste d’aiuto, mai! E’ grazie a chi ha segnalato quanto accadeva sotto casa loro ed è grazie a chi ha collaborato fattivamente affidandosi all’Istituzione Polizia di Stato, che con gli uomini della Squadra Mobile, si è riusciti a mettere una fine a questa illecita attività di spaccio. Altri potrebbero prendere il posto degli odierni arrestati, ma che sia chiaro, una sola segnalazione ed in tempi rapidissimi verrà garantita alla cittadinanza della Provincia Iblea una risposta, nessuno verrà mai lasciato solo, dai reati di spaccio a quelli di violenza sulle donne, dalle richieste estorsive alle rapine. L’impegno della Squadra Mobile di Ragusa è a 360° ed il cittadino deve poter contare in qualsiasi momento su chi per lavoro è chiamato a far rispettare le regole”.
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