La lunga estate di Acquarius, il cane che ama fare il bagno a Marina di Acate. FOTO

E’ diventato veramente, in brevissimo tempo, la mascotte di Marina di Acate e durante questa estate ha imparato a farsi conoscere da tutti, turisti compresi. Lui è Acquarius, il cane che ama stare al mare 365 giorni l’anno e che in estate si diverte a fare il bagno praticamente ogni giorno. A Marina di Acate lo conoscono tutti ma c’è una persona che, in particolare, si è affezionata a lui: Riccardo Zingaro, rappresentante dell’OIPA e suo primo amico. La storia di Acquarius inizia a settembre dello scorso anno. Riccardo Zingaro, da sempre impegnato a seguire i randagi che, purtroppo, si aggirano nei nostri territori, ha incontrato per la prima volta questo cane bianco, incrociato probabilmente con un Labrador, che era piuttosto malandato e denutrito: “Sicuramente è stato abbandonato alla fine della scorsa estate perché era molto docile ma non si univa ai branchi degli altri cani, piuttosto amava la compagnia degli esseri umani, in particolare dei bambini”.

Fra di loro è stato amore a prima vista. Riccardo Zingaro, racconta: “Acquarius è di un’intelligenza fuori dal normale. L’ho visto coi miei occhi prendere i pesci e portarli ai gatti randagi di Marina di Acate. L’ho chiamato così, Acquarius, perché la sua passione per il mare è fuori dal comune. Sta sempre in acqua!”.
Da quel giorno fra Riccardo Zingaro e Acquarius è nata un’amicizia indissolubile.

Lo ha curato, gli ha dato i farmaci per i parassiti e lo ha nutrito e durante questa estate del 2019 è entrato nel cuore di tutti perché stava sempre in spiaggia: “Ho dovuto spiegare alla gente che non dovevano temere perché Acquarius ama stare soprattutto coi bambini. E così, in brevissimo tempo, è diventato il simbolo della spiaggia di Marina di Acate”. Adesso che l’estate è finita, Riccardo Zingaro vorrebbe poterlo microchippare a nome del Comune: “Spero di poter diventare il suo tutore legale così da poterlo adottare anche se vorrei trovare una soluzione per farlo restare sempre vicino all’acqua e lasciarlo libero. Acquarius è così. E’ indipendente”.

 

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