LA FONTANA DELLA DISCORDIA

Si susseguono le critiche all’attuale Amministrazione del comune di Santa Croce Camerina, tacciata di inefficienza e lentezza. Anche l’ex Sindaco ha espresso la sua opinione in merito, imputando ai suoi successori proprio una lentezza esecutoria, soprattutto per un opera di grande pregio: una fontana tricolore. Ebbene, sì: ogni amministrazione ha le proprie priorità. Per l’amministrazione precedente, evidentemente, la fontana tricolore era qualcosa da anteporre a tutto il resto. E noi, con la lentezza di cui ci si accusa e che forse ci consente di lavorare meglio, rispondiamo che, nonostante la fontana non fosse assolutamente necessaria né urgente, è stata adeguata all’uso. È vero che il comune non ha speso soldi propri per l’allestimento di quest’opera ma è altrettanto vero -ed è giusto che i cittadini lo sappiano- che essa è stata costruita con fondi a compensazione del fotovoltaico, fondi DESTINABILI ad interventi più importanti e seri, quali opere di recupero per la fatiscente sede dei servizi sociali ( pioveva dal tetto)e per le sedi scolastiche. In ogni caso, presto avremo fontana e anche il resto perché, nella nostra lentezza, stiamo cercando di dare priorità a quello che a noi sembra più importante.

La fontana tricolore verrà azionata, ma i cittadini sanno che abbiamo dovuto istallarvi un contatore di ben 15 kw? In un momento in cui lo Stato chiede a tutti i Comuni di stringere la cinghia sui consumi, persino di spegnere la pubblica illuminazione per risparmiare, noi che facciamo? Accendiamo una inutile fontana tricolore? Ma verrà fatto, certo. Con un timer, però, a garanzia che i dispendiosi costi di energia elettrica non diventino insormontabili, aggiunti ai costi di manutenzione che sono, naturalmente, tutti a carico dell’Amministrazione. Inoltre, fa sorridere un po’ il fatto che, nonostante questa fontana pare sia diventata il vessillo di 10 anni di amministrazione, un fiore all’occhiello di cui fare priorità assoluta, la nostra lentezza è stata sicuramente aggravata da intoppi burocratici ereditati, quale, ad esempio, l’aver comunicato un indirizzo errato per l’allaccio Enel. Di solito, una priorità si esegue con cura certosina, no? Per non parlare, poi, della nuova palestra polifunzionale che presto sorgerà nel nostro paese: ne abbiamo trovato il progetto, SCADUTO, ad ammuffire in un cassetto. Solo una tempestività, che ci viene adesso negata, ha consentito il rispolvero e l’avvio di questa bella realtà di cui la nostra collettività potrà usufruire. Se non avessimo operato questo recupero in velocità, tutto sarebbe andato perduto. 

Un altro recupero che ci proponiamo di fare riguarda il museo etnografico, alloggiato anch’esso nello stabile con il tetto fatiscente che ospita i servizi sociali. Il risanamento del tetto di questo stabile ci consentirà anche di restituire alla pubblica fruizione il museo etnografico, finora chiuso, che raccoglie pezzi della nostra storia cittadina, frutto di donazioni spontanee da parte di molti di noi.

Abbiamo impiegato fondi per interventi urgenti per rendere più sicure le sedi scolastiche, in situazioni gravi segnalate e disattese da anni. Cercheremo di lavorare sempre più per il sostegno alla cittadinanza nelle sue fasce più deboli, perché la disperazione, in questo momento di crisi, sta raggiungendo picchi allarmanti.

Queste, le nostre priorità.

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