LA CONCERTAZIONE COME APPORTO POSITIVO DAL TERRITORIO

Il Presidente Franco Antoci e l’Assessore al Territorio e Ambiente, Salvo Mallia, hanno presentato la bozza definitiva della proposta che la Provincia regionale di Ragusa, di concerto con le altre due province interessate dal Parco degli Iblei (Catania e Siracusa), intende consegnare alla Regione. Dopo innumerevoli tavoli tecnici, anche interprovinciali, si è riusciti a fornire una soluzione adeguata alle diverse istanze locali, regionali e ministeriali. Una platea folta, che vedeva in prima fila tutti i deputati regionali di estrazione ragusana, ha potuto dare uno sguardo alla planimetria: la perimetrazione proposta comprende circa 14.200 ettari di territorio provinciale, suddiviso tra i comuni di Ragusa, Monterosso, Giarratana, Chiaramonte e Modica.

In questo modo l’area iblea del Parco potrà essere contigua a quella delle province di Catania e Siracusa, evitando la cosiddetta perimetrazione a macchia di leopardo. “Un lavoro intenso di coordinamento delle diverse istanze territoriali – esordisce il Presidente Antoci – svolto con impegno dal nostro assessorato. Questa proposta è frutto della concertazione tra i principali attori economici ed istituzionali, come è nella tradizione ragusana”.  

“Si sono scelte quelle porzioni di territorio dalla forte valenza naturalistica, sulle quali non insistessero grandi insediamenti abitati e produttivi – aggiunge l’Assessore Mallia – in modo tale da non colpire ancora una volta il comparto economico ragusano. Un giusto tributo da pagare per la difesa della natura”. Per rispettare le caratteristiche del parco scelte dal Ministero, il comune di Monterosso si è proposto per essere inserito interamente nella perimetrazione, risolvendo così anche questa incognita. “La nostra proposta è stata già inviata ai consigli comunali e finora – evidenzia Mallia – non è stata presentata nessuna obiezione. E comunque le segnalazioni che eventualmente verranno dai consigli comunali verranno inserite nella bozza e ridiscusse in seno al consiglio provinciale e finalmente si potrà presentare alla regione una ipotesi di parco condivisa dall’intero territorio”.

Non è tutto rosa e fiori però, le opposizioni sono chiare e forti. Sia IdV che Pd e Sel (attraverso i loro consiglieri provinciali di riferimento) hanno tuonato contro l’atteggiamento tenuto dalla maggioranza consiliare, denunciando che non si è cercato affatto un dialogo fra le varie posizioni, anzi. Si critica la perimetrazione, definita frutto di manovre politiche a difesa di interessi economici. Manca invece una base scientifica di supporto alle scelte dettate dall’Assessore Mallia e, di questo ne soffrirà in territorio ibleo, ancora una volta deturpato e sacrificato. (Laura Curella)

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