“LA CITTÀ DEL SOLE PUÒ ATTENDERE…“

Tempo fa, non ricordo esattamente quando, lessi in un testo di filosofia che, l’intero mondo, tribolato e vessato a causa delle azioni umane, quotidianamente turpi e malevole, riesce a sopravvivere, grazie allo stoico comportamento di trenta, dico trenta “saggi”, mediante il quale scongiurano la catastrofe, riabilitandone gli equilibri.

Oggi il nostro paese sta attraversando un triste momento, per fatti e motivi che ormai conoscono anche i nostri animali domestici. Siamo tutti sprofondati nell’amarezza assoluta, e abbiamo accumulato tanta di quella rabbia in corpo, che già metà avanza per farla pagare agli ignobili artefici di questo disastro nazionale. Tuttavia noi siciliani, che godiamo dello statuto “ speciale” (tale è sempre stato per coloro che si sono sempre spartiti la torta), coltiviamo la speranzella di risalire la china. Nel corso di questi due mesi che hanno preceduto le imminenti elezioni regionali, ho curiosato con il solito ghigno su vecchi e nuovi “gentlemen”, in corsa per la conquista del potere di “Palazzo d’Orleans”. Ho anche ascoltato, attraverso le emittenti locali , con  la mia secolare attenzione i loro profondi sermoni, anche se sempre  monotematici, e mi sono detto:- Vuoi vedere che questa volta, costoro sono una “ parte di quei trenta saggi” prima menzionati (piovuti qua per grazia di Dio), e insperatamente saremo premiati dalla Divina Provvidenza??  Purtroppo, cari lettori di “TV PROGRESS”, tristemente mi sono ricreduto e sono nuovamente piombato in un crudo realismo, dove regnano precarietà, incertezza e individualismo. Oggi il quadro politico che fa da cornice alle elezioni regionali, è una “Babilonia”, molto più dei tempi andati. Il buio del post moderno ha coinvolto anche questo settore. Noi assistiamo inebetiti al nascere di nuove congreghe, o allo sfaldamento di alcune di esse, siamo narcotizzati da   accorpamenti, trasformismi,e  ribaltoni.  Al nostro cospetto visivo dilagano personaggi che passano dall’una all’altra parte, voltagabbana ed ex faccendieri della politica. Ad essi si aggiungono ,  tristemente per noi, squallidi personaggi attualmente indagati dalla magistratura per presunte gravi colpe commesse, che vengono anche tirati per i capelli in extremis,( ove sperare di partecipare ancora alla “cuccagna”), dai loro compagni di brigata e inopportunamente proposti, dall’altra parte delle fatidiche  cattedre di mogano al pubblico con la loro spudorata “facies”.. Questi “soloni “ della politica, dulcis in fundo, ospitano anche i leaders nazionali, per  il  felice culmine della loro campagna elettorale, quasi a farsi benedire, come il maestro elementare di una volta accoglieva il provveditore, che passava in rassegna la scolaresca, e che era visto come l’essere che scendeva dal Dantesco”Primo mobile o cristallino”. Ma smettetela con queste pantomime, vecchi e nuovi aspiranti sanguisughe, vergognatevi!! Tenete presente cari lettori, che non sono un seguace di  Grillo, come si potrebbe pensare, anzi, ne apprezzo la protesta si, ma lo giudico molto carente sotto l’aspetto propositivo. Sono indignato, perché nessuno di quei signori si è mai posto né prima, né adesso, i veri problemi  della dignità della gente comune, cui viene fatta costantemente violenza, perpetuando a suo danno le organizzazioni oligarchiche e burocratiche,  che rendono incolmabile il distacco nei suoi confronti. Temo carissimi lettori che l’ineffabile realtà politica sia  una legge universale e immutabile. Nel nostro sistema parlamentare, maggioranza ed opposizione fingono e simuleranno sempre, fino al giorno del giudizio, di essere tra loro in contrasto, mentre nel vero avranno sempre interesse a fare in modo che lo stato vigente si perpetui. Qualunque forza politica vincente, appartenente a qualsivoglia tendenza ideologica e non, creerà un parlamento e una classe dirigente, che daranno luogo ad una nuova organizzazione oligarchica e burocratica, lasciando il popolo in una ignobile posizione subalterna. Il sistema dei partiti e sindacale completeranno l’opera, consolidando questa  ripugnante realtà. Questo è il vero dramma moderno.

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