LA CARICA DEI 101 PER l’ITALIA

Aria di rinnovamento all’interno dell’Udc nazionale, che si collega, attraverso facebook, you tube e twitter, a singoli esponenti dirigenti provinciali e regionali del medesimo partito. Stiamo parlando dei 101 per l’Italia, che non è un gruppo dissidente, o alternativo all’Udc, ma un movimento interno, che richiede rigenerazione,, che non ha una ricetta magica, ma si propone di trovare una via d’uscita alla crisi dei partiti, come è stato più volte detto, che richiede maggiore partecipazione della base, più democrazia all’interno del partito e meno verticismi.

Federico Tondi, capogruppo per l’Udc della provincia di Firenze, il primo firmatario, a cui si sono seguite le cento firme di dirigenti, di responsabili di partito della zona Toscana: da qui il nome  del “movimento”. A questi si sono aggiunti nomi di tutte le Regioni d’Italia, che guardano con interesse l’’iniziativa. In gennaio , ci sarà il primo incontro a Roma, in data da stabilire.

Interessante nel suo costituirsi e nel suo operato, moderno, poco burocratico, ha a cuore  l’ampliarsi del partito, non solo riguardo le elezioni nazionali e amministrative, ma ilsuo  ruolo , specialmente ora che questo nuovo soggetto politico, di cui si parla, a livello nazionale, si va man mano costituendo, con Associazioni, Fondazioni, Movimenti, con una base tanto auspicata da più parti.In una lettera, scritta a Pier Ferdinando Casini, in cui si parlava di “rinnovamento”, ma non di “rottamazione”, i 101 per l’Italia hanno messo in essere il disagio all’interno del partito, che è sentito da più parti, anche in Sicilia.

 

 

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