Khaby Lame nei guai: espulso dagli USA dopo la segnalazione di un amico di Trump

Era partito per gli Stati Uniti lo scorso 30 aprile, pronto a vivere nuove avventure tra eventi mondani e incontri di lavoro. Ma quello che doveva essere l’ennesimo viaggio da star globale si è trasformato in un caso internazionale: Khaby Lame è stato fermato e poi espulso dalle autorità americane per aver violato le norme sul visto.

Tutto è iniziato con un post dell’influencer trumpiano Bo Loudon, noto per la sua amicizia con Barron Trump, figlio dell’ex presidente. Loudon ha scritto: “Le autorità per l’immigrazione hanno appena arrestato Khaby Lame, un TikToker di estrema sinistra, che ho segnalato come immigrato illegale”. Da quel momento, la notizia è diventata virale, alimentata da post, presunti screenshot e accuse, comprese quelle (non dimostrate) di evasione fiscale.

In realtà, la situazione è apparsa più chiara soltanto ore dopo: l’ICE (Immigration and Customs Enforcement) ha confermato che Lame è stato fermato in Nevada e che è stato espulso dal Paese. Non essendo cittadino americano, ma residente in Italia, all’influencer è stato semplicemente imposto di lasciare gli USA, senza essere trattenuto a lungo. Secondo l’agenzia, il suo ingresso negli Stati Uniti risaliva al 30 aprile, ma era rimasto oltre i limiti del visto con cui aveva varcato i confini.

Nel frattempo, sui social, Khaby sembrava tranquillissimo: ha postato una storia con un libro in mano in una libreria e un’altra per fare gli auguri a Marcos Cafu, leggenda del calcio brasiliano. Ma è molto probabile che quei contenuti siano stati pubblicati mentre stava già lasciando il Paese, o subito dopo il rimpatrio.

Ora però resta l’incognita più grande: potrà tornare negli Stati Uniti? La risposta, al momento, è incerta. In alcuni casi, la violazione delle norme sull’immigrazione comporta un divieto d’ingresso anche per anni, e nel peggiore dei casi potrebbe significare la fine della sua attività lavorativa e pubblicitaria sul suolo americano.

Una vicenda che sorprende ancora di più alla luce della figura di Khaby: ambasciatore UNICEF, volto dei brand internazionali, ospite al Met Gala 2025, inserito nelle classifiche di Forbes e Fortune, simbolo del successo costruito con ironia e creatività durante la pandemia, diventato virale proprio per i suoi video senza parole ma pieni di senso.

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