Incontro-dibattito ieri a Pozzallo sulla questione migranti alla presenza del Sindaco Ammatuna

Chi avverte che l’ immigrazione va trattata intervenendo all’origine, aiutando lo sviluppo dei paesi poveri, soccorrendo chi fugge, dice cose ragionevoli, di una ragione evidente. Ma  non sarebbe altrettanto evidente la necessità di intervenire dove si accendono i focolai destinati a diventare incendi indomabili? Non si è fatto niente per impedire tutto ciò!

Alle nostre coste arriva solo l’ ultima schiuma: abbastanza per la demagogia anti europea e xenofoba. Cosa dire a questo punto?  Ci sono in realtà i presupposti per la risoluzione del problema?  È quanto si è cercato di fare ieri all’incontro – dibattito tenutosi allo Spazio Cultura ” Meno Assenza ” di Pozzallo, durante il quale , sulla drammaticità della questione migranti ,si sono confrontati : il sindaco di Pozzallo,  dott. Roberto Ammatuna, Lauretta Rinauro, membro della segreteria di Libera Sicilia,  Emilia Pluchinotta, direttore dell’hotspot di Pozzallo, Guglielmo Puzzo, operatore educativo,  don Salvatore Cerruto, Vicario Episcopale,  e don Paolo Catinello, responsabile diocesano Migrantes,  a moderare i lavori, il  prof. Salvatore Vaccarella, direttore del mensile ” Lo Sguardo “. Limpida , intensa ed incisiva , la riflessione del primo cittadino pozzallesi, Ammatuna, il quale ha ribadito la necessità di una accoglienza calorosa,focalizzando,  anche l’esigenza di attualizzare la visione ecumenica lapiriana.  Alla riflessione di Ammatuna, ha fatto eco quella di Emilia Pluchinotta,  e che grazie al suo estro, ha saputo trasformare l’hotspot di Pozzallo , ora in una ludoteca, ora in un centro ricreativo  etc… La problematica è stata anche trattata dal punto di vista giuridico ed educativo. In ultimo, l’intervento della Chiesa, con i suoi rappresentanti locali: don Cerruto e don Catinello. Don Cerruto, per esigenze di tempo ha ceduto la parola a don Paolo, il quale con una sola espressione , semplice, ma forte ed efficace ” Ricordiamoci che queste persone non sono tubi digerenti , ma esseri umani , e come tali , bisognosi soprattutto d’affetto e di calore umano” è riuscito a spiazzare i convenuti in sala , i quali , a conclusione dei lavori sono stati invitati ad intervenire.

Articolo di Giovanna Cannizzaro.

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