IMPRESE RAGUSANE VITTIME DELL’AVRON

Si sono rivolti a noi numerosi imprenditori piccoli e medi che hanno ricevuto un modulo da compilare e firmare, recante l’intestazione ”Registro del mercato nazionale” e che chiedeva loro l’aggiornamento dei dati relativi alla loro impresa. Precisamente la lettera ricevuta dagli utenti riporta la seguente intestazione: REGISTRO DEL MERCATO NAZIONALE – Rilevazione dei dati commerciali – Cens 2011, ed è accompagnata da una busta per la restituzione ad Avron S.r.l. Le scritte che intestano la lettera hanno fatto pensare, soprattutto in periodo di censimento, che si trattasse di una raccolta dati di questo tipo. In realtà fra le decine di clausole scritte in miniatura e nella parte bassa del modulo, una riportava la sottoscrizione di un’inserzione pubblicitaria su internet, a pagamento ovviamente, di € 1.271 annui per tre anni, per un totale di € 3.800. La vicenda è stata da noi attenzionata in particolare perchè destinatari della lettera non sono soggetti consumatori, coperti dalle specifiche garanzie previste dal Codice del Consumo ma piccoli imprenditori, commercianti ed artigiani operanti in vari settori. Ossia soggetti privi di speciali tutele, i quali, firmando una proposta commerciale, si vincolano legalmente all’adempimento di un contratto.
Il modulo ricevuto però contiene una serie di comunicazioni che hanno tratto in inganno i sottoscrittori e quindi abbiamo immediatamente inviato  alla Avron una diffida intimando l’annullamento del contratto perché ha indotto alla sottoscrizione con l’inganno, facendo cioe’ credere che si trattava di un rinnovo di un servizio gia’ in essere e magari collegato al Censimento 2011. In ogni caso abbiamo consigliato di non pagare e abbiamo segnalato all’Autorita’ garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) la pratica commerciale scorretta.
Il 10 aprile del 2012 l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato la Società Avron S.r.o. per € 100.000 perché il messaggio  pubblicitario contenuto nel modulo è ingannevole e quindi illecito, ed ha vietato l’ulteriore diffusione del modulo. Nelle motivazioni dell’Antitrust, tra l’altro si legge:
“Si tratta di una comunicazione improntata a notevole ambiguità, non fornendo informazioni chiare e trasparenti sulla natura dell’iniziativa promossa. In particolare, i servizi vengono presentati con modalità tali da ingenerare nei destinatari il convincimento che la sua compilazione, oltre che la relativa sottoscrizione e re-invio, facciano parte dell’aggiornamento gratuito dei dati dell’impresa in un registro collegato al sistema camerale. tale comunicazione viene inviata da Avron senza alcuna previa richiesta da parte dei destinatari e lascia loro intendere di essere già iscritti alla banca dati [“Registro del Mercato Nazionale”]…”

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