Il sindaco Cassì prende a pagamento Fabio Manenti come consulente per la sua comunicazione. Costerà 2500 euro lordi per ogni mese

Sono davvero singolari le scelte del sindaco Peppe Cassì in fatto di consulenti ed esperti. Prima ha nominato Fabio Manenti, consulente alla comunicazione e Simone Digrandi consulente alle politiche giovanili, ma entrambi a titolo gratuito. Anzi l’ufficio stampa del Comune di Ragusa diramò un comunicato stampa in cui c’era scritto che entrambi gli incarichi “si svolgeranno sul piano esclusivo dell’impegno sociale, sotto forma di volontariato per la materia di competenza”.

Poi ci fu una conferenza stampa in cui il sindaco Cassì annunciò che Manenti sarebbe stato pagato ma non si sapeva quando e quanto e che i mesi di collaborazione gratuita erano da considerarsi una prova. Adesso invece si sa. Evidentemente la prova è finita.

Il primo cittadino ha infatti stabilito di assegnare 2500 euro al mese (lordi), per due mesi (febbraio e marzo) al consulente Fabio Manneti che dovrà occuparsi, tra le altre cose, di curare i rapporti con la stampa, scriverà i comunicati stampa del sindaco di carattere politico, le dichiarazioni del primo cittadino, le orazioni pubbliche del primo cittadino. Inoltre dovrà occuparsi della cura dei canali social del sindaco e dell’attività di promozione e comunicazione strategica di sindaco e assessori.

Ora, mentre Assostampa ha già contestato l’incarico in quanto non è stata effettuata alcuna selezione e soprattutto non poteva esserci un incarico gratuito per un giornalista come lo è Manenti, la domanda che poniamo riguarda proprio le scelte di Cassi’.

Se il primo cittadino ha ritenuto, nel periodo di prova, valide le prestazioni offerte da Manenti, tanto da trasformare, giustamente, a pagamento il rapporto di consulenza con il Comune di Ragusa, e se ha deciso di renderlo nei fatti il suo portavoce politico, perché l’ha nominato solo per due mesi? E’ un figura importante, quasi da confessore più che da mero consulente.

E’ vero, 60 giorni sono tanti, ma pochi per i compiti indicati nella delibera, soprattutto per quanto attiene la strategia di promozione dell’Amministrazione comunale. In 60 giorni potrà pure essere abbozzata ma non certo attuata. Dobbiamo allora immaginare che ci sarà una proroga di cui tra l’altro tutti già parlano tra i corridoi di Palazzo dell’Aquila? Quanto invece alla scelta di pagare la consulenza piuttosto che svilupparla come mero impegno di volontariato, non c’è che dire: il lavoro si paga.

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