IL SALUTO A S.E. GUIDO MARLETTA… OVVERO DELLA SEMPLICITA’

Visibilmente emozionato nel salone di rappresentanza della Prefettura di Ragusa il presidente della Corte d’appello di Catania ha risposto all’indirizzo di saluto del Prefetto Francesca Cannizzo per i suo pensionamento dall’alta carica giudiziaria. Parole di circostanza ma sentite e quasi quasi un po fuori dai canoni abituali in cui si esprimono questi altissimi dirigenti delle strutture giudiziarie che in presenza delle maggtiori autorità civili e militari della provincia iblea ieri è stato quasi uno “come noi”.

Sarà stata anche la presenza della gentile sig.ra Marletta che ha dato al saluto il tocco di una festa familiare, sarà stata la proverbiale capacità del Prefetto Cannizzo di far sentire a casa propria tutti gli ospiti , saranno state altre piccole ma grandi cose, come per esempio il magnifico dono ricordo dato al Presidente (da domani emerito), fatto si è che tutti immagineremmo alla fine di una carriera ricevere tanti affettuosi e sinceri saluti ma anche l’augurio di trascorrere una serena pensione anche se a questi livelli gli interessi culturali se non familiari prendono sempre il sopravvento e S.E. Marletta non sarà “inoperoso” o fermo nella sua dimensione di studioso di tematiche non necessariamente giuridiche.

Il Presidente della provincia, il sindaco di Ragusa il Questore, i Comandanti della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, il presidente ndel Tribunale di Modica ed il procuratore della Repubblica presso il tribunale della Contea (per gli uffici giudiziari del capoluogo cè stata un evento a parte) il presidente degli avvocati di Ragusa e tutti i più aliti dirigenti dell’Ufficio territoriale del Governo di Ragusa hanno fatto sentire al Presidente Marletta l’affettuoso augurio di una bella, bellissima realtà di fine lavoro che magari nei primi giorni di inattività sembrerà dura e “indigeribile” ma che poi acquisterà una dimensione di “ordinario” relax che i gravi problemi odierni della giustizia non gli avranno di certo permesso.

Auguri anche dal vecchio cronista che ha avuto l’onore di aver conosciuto il Presidentissimo agli inizi della carriera da giovane pretore (non d’assalto) e quindi già saggio fin da allora. (f.p.)

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