IL PROCURATORE PULEIO SPIEGA GLI ATTI DOVUTI PER L’INDAGINE

Conoscendo il capo della procura di Modica, Francesco Puleio, occorre non solo confermare l’impegno assieme ai carabinieri della Compagnia di Modica che egli metterà per far luce nella dolorosa vicenda della morte della piccola rumena di cinque anni Claudia uccisa sulla linea ferroviaria Scicli-Sampieri-Pozzallo mercoledì mattina intorno alle ore 9, ma anche che saranno vagliate con la massima attenzione tutte le fasi antecedenti alla tragedia e cioè: la velocità della littorina, l’adozione o meno di tutti i sistemi di frenata del mezzo ferroviario, la visibilità o meno del tratto di ferrovia, le motivazioni che hanno spinto i genitori della bimba a lasciarla sia pure momentaneamente incustodita, che cosa stessero facendo in quel tratto di ferrovia se cioè cercare asparagi o altre verdure ovvero, come si sussurrava ieri sera a Modica materiale ferroso abbandonato, se la scatola nera in dotazione al treno era funzionante e se, come si diceva prima, il macchinista Saro Cannizzaro abbia messo in atto tutti gli accorgimenti necessari ad evitare eventualmente l’impatto.

Come si vede sono tutti quesiti cui saranno date risposte probanti appena possibile. Intanto la iscrizione sul registro di indiziati di eventuale reato è un atto dovuto e quindi bisogna attendere le precise risultanze dei vari accertamenti per sapere che cosa resisterà all’indagine. La notizia intanto , data ieri da tutti gli organi di informazione nazionali, ha destato molto dolore in tutti e specie nella comunità rumena e non  di Modica che si è stretta attorno alla famiglia colpita da una così grande tragedia che resta tuttavia con il dubbio se in qualche modo si poteva evitare o meno.

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