È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“IL POPOLO HA BISOGNO DI UGUAGLIANZA, RAPPRESENTANZA E REDDITO!”
07 Nov 2015 10:25
“Negli ultimi anni la geografia italiana ha assistito ad uno scenario a dir poco grottesco nella politica delle poltrone con tanti soggetti protagonisti. La commedia o meglio la tragicommedia è sempre un copia incolla, l’alternarsi di personaggi che, con il loro sterile linguaggio di attori dilettanti, strumentalizzano le speranze o peggio le difficoltà di un popolo per ergersi a leader del momento, per poi chiuso il sipario tornare ad essere gli unici mistificatori di ideologie. L’opera di rinnovamento a cui la sinistra italiana è stata sottoposta è cominciata con il termine rottamazione, ed in realtà tale espressione che si incarna perfettamente con il processo di cambiamento a cui abbiamo assistito come inermi spettatori. In effetti sono stati demoliti i principi e i valori che hanno sempre contraddistinto “l’essere di sinistra”. Non si parla più di equità sociale, di giustizia, di dignità, di solidarietà, in una parola, non si parla più di “umanità”. Sono stati rottamati concetti quali umiltà, onestà, libertà di pensiero, dialogo, confronto… La politica italiana e quella europea negli ultimi trent’anni hanno solo dimostrato l’affermarsi di un populismo di destra. Antidemocratico, nazionalista, reazionario, sostanzialmente xenofobo, ma non solo: multiforme, mimetico, interclassista e trasversale. La crisi ideologica del novecento si è portata dietro i partiti, i sindacati, ma anche lo stesso impianto dei diritti sociali. La sola risposta a tale decadenza è segnata da un populismo che, per chi prova ancora ad essere di sinistra, è capace di compiere un rovesciamento di prospettiva. Il populismo fino ad oggi non è stato solo degradato, è stato proprio denigrato, è stato condannato moralmente. Questo ha essenzialmente screditato le masse, considerando patologica in sé la psicologia delle folle: irrazionale ed antisociale. L’intelligenza del singolo sparisce di fronte alla massa. E se invece fosse possibile un’intelligenza del popolo? Il popolo oggi chiede a gran voce: più rappresentanza, più uguaglianza di reddito, più formazione!!”
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